Sapere e sapori: l’antica tradizione dei “fichi secchi mandorlati”

Li avete mai assaggiati? Apprezzati per il sapore ricco e per l’alto valore energetico, sono stati da sempre un ingrediente fondamentale nella dieta dei contadini. Oggi rappresentano un prodotto gastronomico tipico di alta qualità ricercato e prezioso

Fichi secchi mandorlati: dolce “povero” della tradizione molfettese che oggi si sta rivalutando

I “fichi secchi mandorlati” sono dei dolci tradizionali pugliesi, di origine molto antica, composti da fichi precedentemente seccati al sole (o in forno), farciti con una o più mandorle tostate e cosparsi con vincotto o miele, zucchero e cioccolato tritato grossolanamente.

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Questo dolce è un prodotto ideale da preparare e conservare in terrine o barattoli e oggi, rivalutato per la sua bontà e genuinità, non può mancare sulle tavole natalizie pugliesi: in passato era considerato il dolce dei poveri e veniva preparato in tutte le case, soprattutto delle famiglie contadine fino alla scoperta dello zucchero; oggi se ne apprezza l’utilizzo delle materie prime locali sane e naturali. E’ sempre preferibile seguire la tradizione quando si preparano ricette così “antiche”. La preparazione di questa ricetta è la dimostrazione di come in passato, più che adesso, i nostri antenati ci tenessero a lavorare i frutti freschi di stagione facendo in modo che potessero conservarsi a lungo, quando quei frutti non sarebbero più stati a disposizione.

fichi secchi si ottengono dai frutti maturi della pianta che vengono lasciati interi ed esposti al sole su assi di legno per almeno cinque giorni (ritirandoli al tramonto); è bene proteggerli con un velo e rigirarli frequentemente fino a quando diventano rugosi e asciutti al tatto.  Inoltre vanno girati spesso in modo da rendere più facile il procedimento di essiccazione. Dopo l’essiccazione si presentano disidratati, di colore bruno, teneri, molto dolci e pastosi. Occorre poi calare i fichi secchi per pochi secondi in acqua bollente; scolarli, tamponarli delicatamente con un canovaccio e lasciarli asciugare. Dopo questa operazione si deve eliminare il peduncolo e incidere il frutto al centro senza dividere le due parti; tostare le mandorle in forno pre-riscaldato per 10 minuti a 180°, farcire i fichi secchi con una o due mandorle, richiuderli e sistemali in una teglia. In passato i fichi venivano collocati negli antichi forni a pietra, ma oggi va benissimo anche il forno di casa, preriscaldato ad una temperatura di 180°, per un tempo massimo di quindici minuti. La tradizione raccomanda di introdurre nel forno anche alcune foglie di alloro per rendere i frutti più profumati.

Appena terminata la cottura, si mettono i fichi in una terrina rivestita con carta da forno e si versa uno strato di vincotto. Dopo una spolverata di zucchero e cioccolato tritato, si possono aggiungere altri strati di fichi secchi ancora caldi alternandoli sempre con vincotto, zucchero e cioccolato tritato. Per ogni strato i fichi vanno compressi con un canovaccio. Si rinchiude poi con la carta forno coprendo completamente i fichi. Si lasciano quindi riposare in luogo asciutto. I fichi secchi mandorlati si conservano bene per 5-6 mesi.

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