“Houston, abbiamo un problema”, a Molfetta ancora si vedono pantani

Un lettore, in questi giorni, commentando il nostro post Molfetta, città ricca di forti contrasti, tra degrado e monumenti ha scritto ironicamente: “This’s the smart city, welcome to Molfetta!”. A noi, invece, è venuta in mente, guardando queste ultime fotografie, una frase celebre: “Houston, we’ve had a problem”. E vi spieghiamo perché…

Molfetta – Pantano alle spalle della Stazione Ferroviaria.

“Houston, abbiamo un problema” è una frase che viene utilizzata, soprattutto in contesti informali, scherzosi o ironici, e talvolta anche in ambito giornalistico, per sottolineare l’insorgere di un problema imprevisto.

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È la traduzione della frase inglese “Houston, we have a problem“, citazione erronea, ma ormai popolarissima, della frase pronunciata dall’astronauta Jack Swigert che si trovava a bordo della navicella spaziale Apollo 13; la frase esatta è “OK, Houston, we’ve had a problem here” (“OK, Houston, abbiamo avuto un problema qui“); diversi secondi dopo, la base rispose: “This is Houston. Say again, please.” (“Qui Houston, ripetere prego”).

Passarono ancora alcuni secondi e Jim Lovell, il comandante, ripeté pressoché le parole di Swigert: “Houston, we’ve had a problem” (“Houston, abbiamo avuto un problema”) e cominciò a spiegare i dettagli tecnici dell’avaria occorsa.

Ad onor del vero, noi a Molfetta, “abbiamo un problema!”, anche questo “imprevisto”: il contrasto, forte, che c’è tra la città reale, quella che i cittadini vedono e vivono ogni giorno e quella ideale immaginata, promessa e non ancora realizzata.

E’ “imprevisto” perché, avevamo sicuramente messo nel conto che le promesse elettorali (come tutte le promesse elettorali dei politici) non sarebbero state in gran parte realizzate, ma non avevamo previsto il fatto che l’Amministrazione si sarebbe prodigata non per mitigare i contrasti della città, ma per enfatizzarli ulteriormente. E ci sta riuscendo benissimo!

Un lettore, in questi giorni, commentando il nostro post “Molfetta, città ricca di forti contrasti, tra degrado e monumenti” ha scritto ironicamente: This’s the smart city, welcome to Molfetta!”. Bene, possiamo affermarlo senza timore di smentita: la smart city promessa e tanto sbandierata in campagna elettorale, non si è vista ancora. Si vedono monumenti, opere, ma il vivere quotidiano dei cittadini è sempre più tormentato da strade completamente dissestate e da una città sempre più sporca. Gli incivili, come abbiamo sempre scritto, sono sempre esistiti. La città, però, in passato era più pulita. 

I monumenti alcuni già realizzati ed inaugurati, altri pensati e già in fase di progettazione, certamente valorizzano una città, su questo non si discute. Fanno discutere, ma questo è normale, come “Le Torri” recentemente inaugurate su via Terlizzi. Un’opera d’arte, per quanto bella a vedersi, spesso stimola la riflessione e la discussione. E’ normale che ciò accada. Anzi, bisogna dirlo, spesso è questo il reale obiettivo degli artisti: fare discutere!

Molfetta – Pantano alle spalle della Stazione Ferroviaria.

A nostro sommesso avviso, “Le Torri”, sono davvero belle a vedersi, soprattutto la sera. Quest’opera, però, ha enfatizzato ulteriormente il paradosso che oramai Molfetta vive da qualche anno.

Le opere monumentali, alcune già realizzate e inaugurate in questi ultimi due anni, altre ancora in fase di progettazione, aumentano ulteriormente il contrasto tra la città reale e quella ideale. Non si può certamente affermare il contrario!

A cosa dovrebbe dare priorità un’amministrazione già dal primo giorno di insediamento? Semplice: alla città reale! A quella che i cittadini vedono e vivono ogni giorno! E invece si parte sempre da opere, come i monumenti che certo, valorizzano alcune zone della città, ma aumentano i contrasti con le strade che in molti quartieri sono rovinate o mancano ancora del tutto, come si vede chiaramente dalle foto che pubblichiamo oggi, solo per fare l’esempio più eclatante.

Molfetta sembra un cantiere a cielo aperto, questo bisogna dirlo. Rispetto al recente passato, molte opere sono state sbloccate. Questo, però, non basta! Non basta al cittadino, inevitabilmente! Servono quelle opere necessarie al vivere quotidiano. Serve la normalità! Quella manca ancora del tutto, dal 2012! E’ da quell’anno che non si vede più una città pulita, non si vedono più bitumazioni di strade (Via Roma, Via Massimo d’Azeglio, Via Edoardo Germano, Via Madonna dei Martiri, solo per citare alcune strade asfaltate tra il 2011 e il 2012). E questa è una mera constatazione.

La capacità di edificare monumenti, cozza maledettamente con l’incapacità di asfaltare una strada o semplicemente di sistemare decentemente una buca.

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