Il Jurassic Park di Molfetta, dove ci sono le orme dei dinosauri

Si tratta delle tracce lasciate dall’attività di grandi e piccoli dinosauri, alcuni erbivori altri carnivori, sia bipedi che quadrupedi, con piste che si seguono per decine di metri. Foto di Michele Allegretti

Molfetta – Cava dei Dinosauri. Foto N. 1 di Michele Allegretti

A Molfetta, in contrada San Leonardo, sulla la costa adriatica delle Murge nord-orientali e a un chilometro dal Pulo di Molfetta – formazione carsica nota per gli aspetti geologici, archeologici e storici – si trova una cava a pozzo estesa circa mezzo ettaro che nel corso dei secoli passati ha fornito i blocchi di pietra per la costruzione di splendide chiese e grandi palazzi monumentali anche per altre città del circondario.

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La cava, però, ha una sua incredibile particolarità: una grande lastra inclinata di calcare sulla quale sono impresse le orme dei dinosauri di passaggio, circa 10o milioni di anni fa. 

Sulla superficie del piazzale di cava superiore, Davide Cesare Andriani scoprì nel 2005 alcune orme di dinosauro quando ancora era uno studente di Scienze Geologiche dell’Università di Bari. Tuttavia, la zona era già denominata dagli anziani coltivatori come la contrada delle “zampe di gallina”, proprio per la forma particolare di quelle grandi orme impresse su un’estesa superficie calcarea. Sono davvero orme di dinosauri del Cretaceo, quelle impresse nella grande palude che si estendeva nel nostre zone circa 110milioni di anni fa.

Molfetta – Cava dei Dinosauri. Foto n. 2 di Michele Allegretti

Si sa che il complesso estrattivo fu aperto nel XIX secolo e fu attivo fino alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo la guerra l’estrazione fu finalizzata ai soli restauri edilizi e per la produzione di inerti, fino al 1994, quando l’attività cessò. Il ritrovamento di alcune orme di dinosauro da parte di Lazzaro Gigante, un appassionato di paleontologia, su blocchi frangiflutti nel porto di Molfetta e la loro analogia con le orme  studiate in Cava suggerisce che i blocchi del porto fossero stati scavati proprio nella stessa cava. 

Dal 2008 ad oggi le superfici fossilifere sono state oggetto di due campagne di studio sponsorizzate dall’Università di Bari e dalla Regione Puglia (Progetto “Dinosauria Adriatica”, vincitore del concorso “Bollenti Spiriti 2009”), durante le quali sono state ripulite da detriti, suolo e vegetazione, e le orme accuratamente rilevate. Oggi la tutela del sito, in attesa che la Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Puglia completi la procedura per il vincolo, è garantita dal Dipartimento di Scienze della Terra e Geombientali dell’Università di Bari.

La superficie interessata dalle orme è compresa nel piazzale di cava superiore che si estende per circa 2000 m2. Di questa superficie, circa il 30% è ancora coperto da vegetazione e detriti che non possono essere rimossi senza prima consolidare i versanti della cava.

Molfetta – Cava dei Dinosauri. Foto n. 3 di Michele Allegretti

Sono state riconosciute almeno sette diverse morfologie di orme ognuna delle quali potrebbe rappresentare un icnogenere diverso. Si tratta delle tracce lasciate dall’attività di grandi e piccoli dinosauri, alcuni erbivori altri carnivori, sia bipedi che quadrupedi, con piste che si seguono per decine di metri.

Notevole l’intervallo dimensionale, con orme di teropodi lunghe fino a 45 cm, riferibili ad animali di circa 12 m di lunghezza, e orme più piccole, lunghe 5-7 cm, riferibili a piccoli dinosauri bipedi di circa 1 m.

Anche lo stato di preservazione cambia, con aree dove le orme sono ben definite, forse grazie alla presenza di tappeti algali che consolidavano il substrato, accanto ad aree quasi totalmente ablate dalle correnti mareali.

Nella puntata “Sapiens“, che andò in onda il 7 marzo 2020 in prima serata su Rai3, si parlò proprio delle orme dei dinosauri rinvenute a Molfetta.

“Sapiens” è un programma che pone domande sull’uomo, sulla natura, sullo spazio, sulla terra e sul futuro dei Sapiens. Quesiti a cui Mario Tozzi, primo ricercatore CNR, prova a dare risposte d’indagine, chiare e semplici, seguendo un percorso originale e rigoroso che solo uno scienziato può offrire.

Molfetta – Cava dei Dinosauri. Foto n. 4 di Michele Allegretti

In quella puntata di “Sapiens” Mauro Tozzi non parlò solo delle orme dei dinosauri di Molfetta, ma ci fece scoprire altre tracce di dinosauri nel territorio di Altamura, i dolmen di Bisceglie e Castel del Monte. Grazie a quella puntata i molfettesi ebbero l’opportunità di ammirare le orme di dinosauro presenti sul loro territorio in una zona non facilmente accessibile, in quanto la cava dei dinosauri si trova all’interno di una proprietà privata.

Da allora purtroppo, è calato nuovamente il silenzio su un’area che andrebbe valorizzata per consentire visite guidate perché rappresenta un patrimonio unico nel suo genere.

Ringraziamo Michele Allegretti per averci inviato le foto sullo stato attuale della cava. Inutile forse aggiungere che il sito attende da tanto, troppo tempo, la sua completa salvaguardia e valorizzazione per consentirne una adeguata fruizione.

Per un ulteriore approfondimento: Molfetta (Puglia). Orme di teropodi, grandi e piccoli. Società Paleontologica Italiana

 

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