Molfetta, città ricca di forti contrasti, tra degrado e monumenti

Erbacce alte e niente sfalci da qualche era geologica, manutenzione lacunosa dei giardini e del verde pubblico, marciapiedi in condizioni pietose, strade dissestate, semafori che non funzionano e tanto altro ancora fanno parte ormai del vivere quotidiano a Molfetta. Di Luigi Gadaleta la foto in primo piano scattata a Banchina San Domenico.

Molfetta, erbacce in via Cap. de Candia. Foto inviata da un lettore.

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Molfetta, via Papa Luciani. Segnalazione di un lettore

Molfetta è la città dei contrasti, a volte estremi, e non certo da oggi. Questo i cittadini lo sanno bene. A volte, però, i cittadini non subiscono inermi il degrado delle periferie e di alcuni quartieri del centro e ci inviano delle immagini spesso dirompenti, oltre che eloquenti.

Scarsa manutenzione del verde pubblico, marciapiedi in condizioni di degrado, sfalci delle erbacce pressocché inesistenti, strade dissestate e altro ancora, fanno parte ormai del panorama di molte aree urbane e suburbane della città di Molfetta.

Le buche, sempre più profonde e pericolose, sono presenti ovunque. Non esiste strada che non ne abbia. Un pericolo costante sia per chi utilizza la macchina o la moto che per chi cammina a piedi. Spesso sono anche fonte di danni ai cittadini e ai loro mezzi, soprattutto in caso di pioggia. La manutenzione, quando c’è, è a dir poco discutibile. Molti marciapiedi sono impraticabili per via di erbacce ed enormi crepe causate dalle radici degli alberi o scavate dalla pioggia.

Qualcosa però accade quando qualche foto viene pubblicata, l’intento finale dei lettori è sempre quello di ottenere, attraverso la pubblicazione, quel miglioramento che diversamente non sarebbe arrivato mai in quella piazza, in quella strada o in quel quartiere. Ma a spingere i cittadini a segnalare tutto quello che non va in città inviando foto e video-denunce è spesso l’esasperazione.

La politica dimentica? Non si avvede delle panchine rovinate in pieno centro? Non si avvede delle erbacce che crescono oramai dappertutto? Non si avvede dei tanti crateri che oramai contraddistinguono molte strade? Non si avvede delle tante, tantissime cose che non vanno bene in città? No! La politica lo sa! Finge di non accorgersene. Solo che la sostituzione di una panchina rovinata, la riparazione di un marciapiede, di una strada, la manutenzione di un’aiuola o lo sfalcio delle erbacce, non fa notizia, non consente di montare su il consueto “Circo Barnum” della propaganda.

La politica ama spesso inventare esigenze che non esistono, perché ama presenziare, inaugurare, apparire, e la sostituzione di una panchina rovinata, come pure la riparazione di un marciapiede o di una strada, non fa notizia.

Non vogliamo aggiungere altro. Sicuramente “lorsignori” risponderanno ai lettori come sempre: “stiamo facendo”, “stiamo sistemando”, “non possiamo fare tutto in una volta”, “i risultati si vedranno alla fine” ecc… le solite menate dei politici, insomma. Lo sappiamo già e lo sanno pure loro che sono cavolate. A “lorsignori” l’ordinaria manutenzione non interessa, per cui rassegniamoci all’idea di vedere una città sempre più ricca di opere monumentali e spesso inutili ma sempre più degradata in alcuni quartieri, ad una città ancora più ricca di forti contrasti, tra inaugurazioni stile “Il mio grosso grasso matrimonio greco” e proteste dei cittadini che vorrebbero vivere in una città dove se si guasta un semaforo non devono fare una mozione all’Onu per farlo riparare.

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