Visitando il Duomo vecchio di Molfetta: il ciborio medioevale

Conservato in una delle cappelle laterali, è tra le opere d’arte più significative dell’arredo liturgico medioevale del Duomo giunte fino a noi

Duomo di Molfetta, Ciborio Medievale. Ph. Maria Cappelluti

Grazie al mirabile restauro di qualche anno fa, il ciborio medioevale del Duomo di Molfetta ha ritrovato, dopo anni di abbandono, il suo antico splendore ed oggi campeggia maestoso nella più vecchia delle cappelle della chiesa romanica, quella dedicata a S. Maria della Neve.

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Le quattro iscrizioni sugli architravi, secondo la traduzione di alcuni studiosi locali, dovrebbero recitare nel seguente modo: “Il co­mite Giovanni Trapasso di Molfetta – questo fece fare per il reverendissimo signore vescovo – allo stesso anno donò al Signore – 1429, giorno 4 agosto”.

Anche se non esiste alcuna documentazione a riguardo, è possibile ritenere che il ciborio trovasse originariamente posto al centro del transetto, esattamente nella zona riservata oggi al nuovo altare, sulla cui base è collocato un antico altorilievo meglio conosciuto come “del Redentore”, in cui è raffigurato Cristo benedicente, seduto sotto un’arcata trilobata poggiante su due colonnine disuguali provviste di capitelli e ai cui lati, in sommità, giacciono due angeli incensatori.

“Il Duomo di San Corrado, a Molfetta, in provincia di Bari, è una delle magnifiche cattedrali di Puglia ora ancorate ai promontori come grandi navi di fronte al mare intensamente azzurro; talvolta, rosate, a dominio dei borghi fitti di bianche case riverberanti; ora sorgenti improvvise nelle piazzette abbacinate di sole…”. Con queste espressioni colme di commosso lirismo, nel numero di aprile 1949 delle “Vie d’Italia”, il glorioso mensile del Touring Club Italiano, venivano presentate ai lettori le cattedrali pugliesi, romaniche di architettura e con remote influenze lombarde, bizantine, normanne, arabe e, più tardi, francesi, sorte quando, tra l’XI e il XIII secolo, si compì il ciclo di una fiorente stagione: testimonianze di rinnovato ardore religioso, di operoso fervore, di prosperi commerci. Il Duomo di San Corrado, edificato fra il 1150 e la fine del Duecento, è una di queste antichissime meraviglie architettoniche ricche al loro interno di splendidi tesori, come il ciborio medievale, tra le opere d’arte più significative dell’arredo liturgico medioevale del Duomo giunte fino a noi.

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