Racconti e ricordi: i negozi alimentari di una volta. Quanta nostalgia…

Una volta la spesa si faceva nei piccoli negozi di alimentari sotto casa, luoghi di fiducia che facevano pure “a credenza” (a credito), luoghi che erano per i più piccoli veri e propri “paesi delle meraviglie”. Da un racconto di Angelo Boccanegra

Inaugurazione di una delle tre salumerie “Zanna” operanti all’epoca a Molfetta: foto della salumeria salumeria in Corso Margherita di Savoia 67, difronte al Supercinema. Le altre erano ubicate in Piazza Vittorio Emanuele e a Corso Dante

Fino a qualche decennio fa, prima dell’avvento dell’era del consumismo di massa e dell’apertura dei grandi supermercati, esistevano ancora piccoli esercizi commerciali a conduzione famigliare. In prossimità delle feste, nessuno era vittima di quella contagiosa ossessione che oggi ci spinge un po’ tutti verso queste grandi cattedrali del consumismo (e dello spreco?) di massa, per acquistare di tutto e di più, prelibatezze d’ogni genere ma anche, diciamolo, tante schifezze industriali di cui dovremmo fare a meno.

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Il tempo, prima dell’avvento di questa modernità che tanto ci ha dato, ma tanto altro ci ha anche tolto (in primis la serenità), scorreva più lentamente, nessuno si preoccupava dell’approssimarsi delle feste comandate perché sotto casa, dietro l’angolo, c’era sempre il negozio di fiducia che magari faceva pure “a credenza” (a credito), senza pegno alcuno: valeva e molto la fiducia a quei tempi, quella vera tra persone che si conoscevano da una vita per davvero in quel microcosmo vero, vivo, che erano i vecchi quartieri di una volta.

In quei bellissimi negozietti, c’era il cliente che comprava sempre lo stesso tipo di formaggio, la cliente che amava farsi consigliare sempre e solo dal negoziante dalla battuta sempre pronta. Spesso, dietro il bancone tempestato di briciole di pane appena tagliato, c’era a servire anche la moglie del pizzicagnolo con la quale le massaie di una volta si intrattenevano in lunghe chiacchierate tra pagnotte enormi di pane caldo, grandi formaggi e salumi che pendevano dal soffitto e profumavano tutto l’ambiente.

I titolari dei negozi alimentari di una volta conoscevano a memoria le abitudini alimentari delle famiglie del quartiere che frequentavano quotidianamente il loro negozio da anni. Si viveva per davvero, a quei tempi, in una grande famiglia allargata.

Molfetta, negozio di Ignazio in via Magenta. Foto di Corrado Iovino.

Era indimenticabile quel profumo che si respirava quando si transitava dinanzi a questi negozietti, sempre stracolmi di tanta bontà e genuinità. Odori oramai estinti a causa dell’espandersi di super e ipermercati che hanno purtroppo cancellato questo tipo di negozi così accoglienti e familiari.

Una volta, appena entrati in quel microcosmo di mille bontà, quegli odori ti assalivano e ci si trovava di tutto, dai generi alimentari, al caffè, al riso, ai legumi, al vino, alle salse e ai mitici “boccacci” (conserve fatte in casa). E poi, ancora: dolci nostrani, cioccolate, caramelle, giuggiole d’ogni genere che facevano strabuzzare gli occhi ai più piccoli. In quei negozietti, si trovava tutto il ben di dio che a quei tempi si poteva desiderare e tutto rigorosamente sfuso. In pochi metri quadrati era racchiusa tutta la vita di un tempo e si respirava il profumo che era di casa fra le vie di Molfetta di una volta e che ora, purtroppo, fa parte solo dei nostri sbiaditi ricordi.

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