“Molfetta che Vogliamo” ha aperto il “Vaso di Pandora”? Forse …

Il Primo Cittadino ha il dovere di chiarire la sua posizione rispetto agli avvenimenti degli ultimi giorni. Il suo silenzio prolungato “fa rumore” e potrebbe essere interpretato negativamente

Pandora (1882) di Jules Joseph Lefebvre. Il vaso di Pandora (chiamato anche scrigno di Pandora) è, nella mitologia greca, il leggendario contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura. Al giorno d’oggi l’espressione “vaso di Pandora” viene usata metaforicamente per alludere all’improvvisa scoperta di un problema o una serie di problemi che per molto tempo erano rimasti nascosti e che una volta manifestatisi non è più possibile tornare a celare.

Lo “sciame sismico” si avvertiva già da tempo nella maggioranza che sostiene il Sindaco, anche in carenza di sismografi se ne aveva ampio sentore.

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Le numerose “scosse di lieve intensità” registrate negli ultimi mesi, sempre più crescenti per frequenza ed intensità, erano premonitrici, secondo i ben informati, di una “botta tellurica di alta intensità” che si sarebbe prima o poi verificata all’interno della coalizione del Sindaco.

Ebbene, la “forte scossa di terremoto” è arrivata: le dichiarazioni shock del gruppo politico “Molfetta che vogliamo” di cui ci siamo già occupati nei giorni scorsi nel nostro approfondimento in tema (Leggi anche, su Molfetta Discute Magazine: “Molfetta, primi scossoni nella coalizione di Tommaso Minervini“). 

Diciamolo subito: i problemi, al Sindaco, non vengono dai numeri in Consiglio comunale, almeno per il momento: “la conta in aula” ci dice che ha ancora una maggioranza solida. L’apparenza, però, spesso inganna. La mera e arida aritmetica da sola non basta a garantire sonni tranquilli al Sindaco. Sappiamo bene infatti che i numeri non dicono sempre tutto. Secondo Arthur Koestler, “non si possono adoperare gli uomini come numeri in operazioni d’aritmetica politica, perché essi si comportano come i simboli dello zero e dell’infinito, che sconvolgono tutte le operazioni matematiche”.

I numeri, in Consiglio comunale, possono essere sconvolti in qualsiasi momento o, addirittura, essere ininfluenti quando si verificano altre situazioni che possono provocare lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.

Con il comunicato al fulmicotone inviato ai media locali dal gruppo politico “Molfetta che Vogliamo” non si registra solo e semplicemente la fuoruscita dalla maggioranza di una forza politica che ha consentito e forse determinato la rielezione al ballottaggio per il rotto della cuffia all’attuale Sindaco.

Per spiegare meglio quel che sta accadendo, quel che potrebbe realmente causare l’implosione della maggioranza consigliare e l’improvviso sovvertimento dei numeri, ci viene in soccorso un’antica figura mitologica: Pandora, quella del famoso vaso (chiamato anche scrigno di Pandora). Sappiamo che il mito di Pandora può essere interpretato in diversi modi. Nel caso di specie l’apertura del vaso di Pandora può essere interpretata come rivelazione di segreti oscuri, scandali o altre situazioni particolari sulla cui fondatezza, ovviamente, non ci pronunciamo. Non spetta a noi stabilire se quel che è stato scritto nel comunicato diramato dal gruppo  politico “Molfetta che Vogliamo” abbia profili di fondatezza oppure no.

Ad oggi, fuor di metafora che “intriga” non poco, oltre la notizia, è il silenzio del Sindaco che sta facendo rumore, forse più rumore della stessa “botta tellurica” di “Molfetta che Vogliamo” e della “apertura del vaso di Padora” da parte de suo coordinatore politico.

Non sono pochi ad esprimere forte preoccupazione per la situazione politico amministrativa che si è venuta a creare nella nostra città. E’ dovere del Primo Cittadino chiarire a tutti gli altri cittadini la sua posizione rispetto agli avvenimenti degli ultimi giorni. Il suo silenzio prolungato potrebbe essere interpretato molto negativamente. In pratica, potrebbe essere interpretato come palese incapacità di smentita da parte sua su “ciò che è venuto fuori” e potrebbe (ma qui il condizionale è davvero d’obbligo) venire fuori ancora.

È necessario che il massimo rappresentante istituzionale della città chiarisca se sono veri oppure no i fatti che i cittadini stanno apprendendo dai media locali. Non solo, ma è utile anche che il Sindaco chiarisca bene, molto bene, come intende portare a compimento il suo mandato amministrativo in queste condizioni, essendo evidente un po’ a tutti che non stiamo registrando una semplice fuoriuscita di un gruppo politico dalla maggioranza. Il silenzio del Primo Cittadino sconcerta e preoccupa soprattutto quei cittadini che hanno letto quello che i media locali hanno pubblicato. I cittadini attendono una sua determinazione, o quanto meno una sua dichiarazione che appare ai più ineludibile ed assolutamente indifferibile.

Sempre i “ben informati”, gli stessi che avevano previsto la “forte botta tellurica” dopo lo “sciame sismico”, sostengono che siamo alla vigilia dell’implosione dell’attuale maggioranza, che l’Amministrazione non reggerà fino alle prossime elezioni regionali facendo saltare i ben noti accordi politici che hanno consentito il formarsi di quel “cartello elettorale” che ha consentito la rielezione al ballottaggio, seppur a stento, dell’attuale Sindaco.

Vedremo, lo scenario delineato sembra abbastanza plausibile.

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