L’assenza, la grande protagonista del “nostro tempo”

Condividiamo con i nostri lettori, questa interessante riflessione della psicologa Fiora Fornaciari sull’assenza che, nelle sue molteplici forme, sta caratterizzando questo “nostro tempo”

“una sedia vuota”

Care Amiche cari Amici, buongiorno. Un letto, una giacca da notte, una sedia vuota con un orologio sopra… Mi è sembrata l’immagine più giusta per parlarvi della grande protagonista di questo periodo: l’assenza.

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Si narra che un uomo anziano si ammalò e il suo parroco, giunto nella sua stanza, notò che accanto al letto c’era una sedia vuota. L’uomo disse che su quella sedia immaginava ci fosse Gesù e così gli parlava perché un amico gli aveva spiegato che pregare vuol dire questo: parlare con Dio.

L’assenza, nelle sue molteplici forme, sta caratterizzando il nostro tempo sospeso: gli affetti, il lavoro, il rumore per la strada, le nostre consuetudini, infine il coraggio. Ecco, sono queste tutte le assenze che ci stiamo vivendo, che portiamo sulle spalle ogni benedetto giorno, ora dopo ora, chiedendoci quando finirà.

È fondamentale, in questo tempo di attesa, non soffocare la tristezza dell’assenza, bensì accoglierla riconoscendone il suo intrinseco valore. Sentire l’assenza di qualcosa o di qualcuno, infatti, rappresenta la prova tangibile della presenza in noi di ciò di cui sentiamo la mancanza… perciò dobbiamo esultare perché siamo vivi e le nostre emozioni ce lo ricordano.

Perseveriamo su questa strada, riempendo di valore quelle assenze che molto presto torneranno ad essere più che mai presenze nelle nostre vite.

Andrà tutto bene, ne sono certa.

By Fiora Fornaciari, psicologa

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