Julian Assange cittadino onorario di Lucera. Perché non anche di Molfetta?

Il comune pugliese è il primo ente locale ad avere conferito in Italia la cittadinanza onoraria al giornalista australiano detenuto nel Regno Unito per il suo lavoro e per la diffusione di documenti e informazioni che hanno mostrato le violenze commesse dall’esercito statunitense in Iraq e Afghanistan. 

Patrick Boylan, attivista del Comitato Free Assange ed esponente di Peace Link, nativo della California, ha recentemente affermato che Assange, “ha rivelato gli orrori delle guerre occidentali, che qui vengono spesso descritte come missioni di peace keeping”
“Se le guerre possono essere avviate dalle bugie, esse possono essere fermate dalla verità.” Julian Assange

Su proposta del consigliere Davide Colucci e su iniziativa della Federazione regionale della Puglia del Partito Comunista, il Consiglio Comunale di Lucera ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange fondatore dell’organizzazione Wikileaks, detenuto in Gran Bretagna dal 2019 e minacciato di estradizione negli Stati Uniti, dove rischia la condanna per reati di spionaggio.

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Lucera è riuscita dove altre città italiane avevano fallito. Si pensi a Milano, dove il Pd ha affossato una mozione di Europa verde che proponeva il conferimento a Julian Assange della cittadinanza onoraria milanese e si opponeva formalmente alla sua estradizione dal Regno Unito agli Stati Uniti.

Una “piccola iniziativa”, quella del comune del Foggiano, sostenuta da undici consiglieri che hanno approvato la mozione (nessun contrario, cinque astenuti). L’avvocato lucerino Davide Colucci ha motivato la richiesta sostenendo che «Assange è un simbolo su cui dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione anche per quello che può rappresentare nel nostro Paese. Abbiamo bisogno di giornalisti liberi e portatori di verità. Sono un avvocato e non entro nel merito dei singoli procedimenti, ma sulla libertà non ci sono restrizioni che tengano». 

La scelta del consiglio comunale del comune pugliese è stata elogiata da Stella Morris, compagna di Assange. Da più parti si invocano iniziative anche simboliche, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul caso del giornalista che, secondo il comitato Free Assange, “ha rivelato gli orrori delle guerre occidentali”, tra Iraq e Afghanistan, “pubblicando documenti che erano stati segretati pur essendo di interesse pubblico e quindi facendo solamente il suo lavoro di cronista” come ha evidenziato la direttrice del settimanale Left, Simona Maggiorelli. Il materiale divulgato a partire dal 2010 dal giornalista australiano ha svelato i crimini di guerra e contro l’umanità commessi dagli eserciti degli Stati Uniti e dalle forze alleate nei conflitti in Afghanistan e Iraq, lanciati rispettivamente nel 2001 e nel 2003.

Una nuova mobilitazione è prevista a Bari, venerdì alle 18, davanti alla Rai di Via Dalmazia, per il giornalista e attivista australiano. «L’obiettivo – spiegano i promotori, tra cui Tonino Mosaico del Pc – è far ottenere ad Assange la cittadinanza barese, allontanando l’eventualità della estradizione negli Usa».  Sulla vicenda Assange Lucera ha fatto scuola. I Sindaci riconoscano la cittadinanza al giornalista australiano con delibera di Consiglio Comunale come ha già fatto, per primo in Italia, il Comune di Lucera.

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