Molfetta culti e tradizioni: “Sênde Ghërrare du veirne”

Dopo l’allestimento della solenne esposizione del busto reliquiario e dell’urna contenente le spoglie di San Corrado, con l’avvio della novena in Cattedrale si sono aperti i festeggiamenti solenni in onore del Patrono di Molfetta. Fotoracconto di Maria Cappelluti

Cattedrale di Molfetta, Cappella dei SS. Pietro e Paolo. Solenne esposizione del busto argenteo all’interno del quale è custodito il cranio di San Corrado e della teca mobile d’argento e cristallo, all’interno della quale, dal 1893, sono custodite le sue ossa.

Una tradizione antica, legata al culto di san Corrado, era quella di incendiare per le strade i “fuochi di allegrezza” alla festa liturgica del 9 febbraio, festa detta di “Sênde Ghërrare du veirne” (“San Corrado d’inverno”), per distinguerla dalla “Festa Grenne d’la State” (cioè la festa estiva di luglio).

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Gli anziani, per giustificare tale manifestazione, asserivano che quando la notte del 9 febbraio di un anno imprecisato del XIV secolo i molfettesi giunsero alle porte chiuse di Molfetta col prezioso tesoro delle reliquie del monaco Corrado, in attesa dell’alba, accesero un grande falò, e consumarono frutta secca (“cicere e semmiende”), acquistata da navi mercantili ormeggiate al porto, finché al mattino non furono aperte le porte della città per consentire al Vescovo di accogliere le ossa e di inumarle sotto un altare del Duomo.

La tradizione si protrasse sino ai primi del ‘900, poi scomparve. Ma da qualche anno, su iniziativa di diverse associazioni, la tradizione dei fuochi è rinata e anno per anno i fuochi sono andati moltiplicandosi nei giorni precedenti alla festa.

Quest’anno, inevitabilmente condizionato dalle restrizioni anti Covid-19, sono stati annullati sia i fuochi dell’allegrezza organizzati con la collaborazione delle parrocchie e confraternite alla vigilia della festività, sia il gran falò che tradizionalmente viene acceso in corso Dante.

Come ogni anno le spoglie del Santo eremita sono state intronizzate nel cappellone dedicato ai Santi Pietro e Paolo in Cattedrale alla presenza del Presidente e dei componenti del Comitato Feste Patronali e del delegato vescovile don Vito Bufi. Ci saranno luminarie che impreziosiranno la facciata barocca della Cattedrale, la consueta diana mattutina prevista il giorno 9 febbraio e la Bassa Musica che allieterà le vie cittadine nella giornata dedicata alla ricorrenza. Dal 31 gennaio all’8 febbraio nella Chiesa Cattedrale di Molfetta, alle ore 17:30 è prevista la recita del Santo Rosario, la Santa Messa e la Novena in onore di San Corrado.

Il 9 febbraio alle 19, presso la Cattedrale, sarà celebrata la SS. Messa Pontificale presieduta dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia con la partecipazione di autorità civili e militari, dei priori delle Confraternite e dei cittadini. I fedeli potranno accedere in cattedrale fino all’esaurimento dei posti a sedere predisposti. Coloro che parteciperanno alle varie celebrazioni liturgiche dovranno osservare le norme anti Covid (mascherina, igienizzazione  delle mani, distanziamento). Proprio per consentire a tutti i fedeli di assistere alla celebrazione, il Comitato ha organizzato una diretta televisiva del Pontificale che sarà trasmessa su Teledehon (canale 18) e sui canali social. Il Comitato Feste Patronali, inoltre, per preservare un altro degli elementi tipici della tradizione, ha pensato di distribuire dei sacchetti contenenti semi, fave e ceci fritti in tutte le Parrocchie molfettesi al termine dell’ultima messa mattutina in programma domenica 7 febbraio. La distribuzione sarà affidata all’encomiabile organizzazione dei volontari del Ser Molfetta.

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