Un documentario di indubbia importanza storica questo servizio giornalistico de “La Settimana INCOM”, il cinegiornale italiano distribuito settimanalmente nei cinema dal 1946 al 1965
Porto di Molfetta. Le banchine viste dall’alto, anni ’50. Bellissima panoramica.
“La Settimana INCOM” è il nome di un celebre cinegiornale che, ai meno giovani, sicuramente ridesterà vecchi ricordi. Il format era settimanale ed era prodotto dalla “Industria Cortometraggi Milano” (da cui l’acronimo INCOM).
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!
Fino al 1965, anno in cui si cessa la produzione, venne trasmesso nelle sale cinematografiche prima del film. Per la generazione degli anni del dopoguerra questo cinegiornale ha così costituito uno dei principali veicoli di informazione, anticipando quanto, in seguito, il telegiornale avrebbe costituito per la maggior parte delle famiglie.
Le puntate, della durata di circa 10 minuti ciascuna, venivano proiettate prima dell’inizio dei film. I servizi erano in gran parte incentrati sui bisogni della ricostruzione di uno Stato macerato dalle distruzioni belliche della guerra, oltre alle prospettive di riscatto e progresso. Una di queste puntate de La Settimana INCOM, proiettata nelle sale cinematografiche italiane, parlava di Molfetta e della sua attività economica predominante all’epoca: la pesca.
“Inchiesta a Molfetta” è il titolo di questo prezioso servizio giornalistico del 16 febbraio 1952. In questa inchiesta sulla crisi improvvisa della pesca si vedono, in sequenza: il porto di Molfetta; i pescatori sulla banchina; il giornalista Rai che intervista i pescatori; i pescatori che si imbarcano su un peschereccio; un peschereccio che prende il largo, i cantieri navali. Personaggi e luoghi della città del 1052. Un documento di indubbia rilevanza storica. Non l’unico, per la verità.
“La pesca con le reti nei pressi di Molfetta” è invece un altro importantissimo servizio giornalistico sempre de La Settimana Incom girato a Molfetta il 2 agosto 1952. In questo prezioso documentario storico si vedono numerosissimi motopescherecci nei pressi del porto di Molfetta ma anche un marinaio che issa le vele di una barca. Ne esistevano ancora, in quegli anni.
Nel XX secolo cominciò il declino della marineria velica e l’incremento dei motopesca che richiesero nuove tecniche imprenditoriali e nuove competenze. Ma le vele delle paranze molfettesi, delle tartane da pesca e i “babrabà”, secondo il gergo marinaro locale, rimasero ancora a lungo sul mare. Interessanti sono anche le sequenze che mostrano i pescatori che abbandonano in acqua le reti; il giovane che governa il timone; i pescatori che ritirano dal fondo le reti; il carico di pesce che viene riversato nelle casse di legno; l’anguilla che si agita sul fondo della barca; i pescatori che smistano il pesce; l’aragosta che si muove con le chele sulle assi di legno del fondo della nave; un pescatore che fa una riparazione alla rete e infine il cielo all’alba. Davvero molto bello, romantico …
