E la Vergine Maria disse: “Io sono l’Immacolata Concezione”

Nella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) dove Maria apparve a Bernardette presentandosi come «l’Immacolata Concezione»

Molfetta, Molo Pennello. Ph. Maria Cappelluti

Il 25 marzo del 1858, la “Signora di Massabielle” svela finalmente il suo nome: «Io sono l’Immacolata Concezione». Era la sedicesima volta che appariva a Bernadette, ma prima si era sempre rifiutata di rivelare la sua identità. Bernardetta la chiamava «la piccola bianca Signora». Quel giorno, festa dell’Annunciazione, Bernardetta sentì più vivo ed insistente il desiderio di chiedere il nome alla sua piccola, bianca Signora. Lo fece per tre volte, con le mani giunte e con tutta l’anima nel viso: «Signora mia, volete aver la bontà di dirmi chi siete?». Allora la Signora prese un’aria grave ed umile, tese le braccia verso la terra, come in atto di concedere; poi, levando gli occhi al Cielo e nello stesso tempo innalzando le mani, le ricongiunse al petto, dicendo: «Io sono l’Immacolata Concezione». E disparve nello stesso atteggiamento.

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Il dogma dell’ Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus” che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Il dogma fu promulgato nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l’8 dicembre 1854. Il Pontefice, durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) – dovuto alla Rivoluzione mazziniana che nel 1848-1849 aveva portato alla costituzione della Seconda Repubblica Romana, per sua natura massonica e anticristiana – aveva fatto voto in una cappella dedicata all’Immacolata che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ ordine cristiano nell’Europa allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell’attuazione della proclamazione del gran dogma mariano. Come Pio IX ebbe poi a dire, sentì tale esigenza come una chiamata interiore, che ricevette mentre era assorto in preghiera dinanzi all’immagine dell’Immacolata. Come si legge nella bolla di Pio IX, «la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli». Quindi Maria non era macchiata, era immacolata. 

A conferma del dogma viene citato dalla Chiesa quanto avvenuto a Lourdes nel 1858, quando la 14enne Bernadette Soubirous riferì al parroco di aver visto in una grotta, quella di Massabielle, una «piccola signora giovane» che le aveva detto «Io sono l’Immacolata Concezione». Un anno prima, nel 1857, in piazza di Spagna a Roma fu inaugurato e benedetto il monumento dell’Immacolata interamente pagato dal re di Napoli Ferdinando II. Papa Pio XII, nel giorno dell’Immacolata Concezione, ha iniziato a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore, papa Giovanni XXIII, nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche, e successivamente fece visita alla basilica di Santa Maria Maggiore. Tale consuetudine è stata continuata anche dai papi successivi. La visita in Piazza di Spagna prevede un momento di preghiera, quale espressione della devozione popolare. L’omaggio all’Immacolata prevede il gesto della presentazione dei fiori, la lettura di un brano della Sacra Scrittura e di un brano della Dottrina della Chiesa cattolica, preghiere litaniche e alcuni canti mariani, tra cui il Tota pulchra.

Madonna del Molo Pennello al tramonto. Molfetta, 8 dicembre 2016. Da “Appunti di viaggio di Maria Cappelluti”

Le prime forme di culto dell’Immacolata Concezione si rintracciano in Oriente fra il VI e il IX secolo; in Occidente se ne inizia a parlare, invece, tra l’XI e il XIV secolo. Certo è che, nella celebrazione liturgica, alla data 8 dicembre, la festa fosse già celebrata nell’Inghilterra del secolo XI, ma farà molta fatica ad affermarsi. Nei secoli successivi certamente raggiunge la Francia: a Parigi gli studenti della Normandia scelgono l’Immacolata Concezione come festa patronale dell’università e anche i canonici di Lione la festeggiano, ma a Roma ancora non si festeggia, come testimonia San Tommaso d’Aquino che parla di una “tolleranza” di Roma verso le Chiese che la celebrano.

Giovanni Duns Scoto, nel 1307 introduce l’argomento della “Redenzione preventiva”, secondo cui Maria è stata preservata dal peccato originale. Il primo istante storico di Maria, quindi, è il primo istante della grazia, perché Maria nella storia della salvezza rappresenta un nuovo inizio e il Salvatore non poteva che venire al mondo in un grembo Santo e immacolato fin dal principio. Una delle prove che il frate porta a sostegno della sua tesi, la recupera proprio dal Vangelo: quando l’angelo annuncia a Maria la sua prossima maternità, infatti, la saluta come “piena di grazia”. La soluzione del francescano sarà fondamentale per arrivare al dogma.

Già nel 1325 Giovanni XXI celebra la solennità l’8 dicembre ad Avignone; Sisto V nel 1480 ne approva l’ufficio. Significative sono le apparizioni mariane in Rue de Bac, a Parigi, e a Lourdes dove nel 1858, Maria si mostra alla veggente Bernadette presentandosi come “l’Immacolata Concezione”. Ancora prima, nel 1830, Catherine Labouré, novizia nel monastero di Rue de Bac, inizia a pregare con parole dettatele direttamente dalla Vergine: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi”.

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