Alla riscoperta del centro storico di Molfetta: le edicole votive

Percorrendo i vicoli del nostro centro storico s’intravedono senza particolari difficoltà, quasi in ogni via, incastonate nei muri dei vecchi palazzi, testimoni di una fede popolare antica e radicata

Molfetta, Via Scibinico, edicola della Madonna del dito. Ph. Dario Lazzaro Palombella

Passeggiando lungo le vie del centro storico di Molfetta non è difficile imbattersi, soprattutto nei vicoletti, nelle caratteristiche edicole votive riportanti raffigurazioni sacre. Ce ne sono parecchie. Ad oggi non è stato fatto ancora un censimento. Sono numerose anche quelle presenti all’interno degli antichi palazzi nobiliari. Fanno quasi parte integrante della struttura delle case e dell’assetto urbanistico del centro storico. Sono piccole composizioni architettoniche annesse alle case, incassate o dipinte nelle pareti esterne o sul muro di una strada; piccoli tempietti costruiti a protezione di un’immagine sacra, di una statua o di un’icona.

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Raramente sono collocate al centro della strada, la scelta ricade quasi sempre sulla parete esterna dell’abitazione, a pochi metri da terra o nei piani superiori. Si rivolgono comunque sempre allo spazio pubblico, alla strada e da tempi antichi scaturiscono da un culto spontaneo, dal bisogno di un rapporto continuo col “divino” che possa proteggere e rassicurare chi abita in quella casa.

La loro collocazione non era casuale: nei secoli passati la popolazione meno abbiente occupava i seminterrati dei palazzi, spesso costituiti da una sola stanza buia e maleodorante, dove in pochi metri quadrati erano soliti affollarsi anche una decina di persone. Il desiderio di “fuggire” da quegli ambienti malsani spingeva i poveri a riunirsi proprio davanti alle immagini sacre, per recitare il rosario e pregare. 

Le edicole votive continuano a trasmettere la certezza del loro sapere offrire protezione. Tutte ben rappresentano la profonda religiosità ed i sentimenti d’antica devozione che legano i molfettesi alla loro protettrice, la Madonna dei Martiri, alla quale tante volte hanno rivolto preghiere nei momenti più difficili della loro storia.

Un altro punto di vantaggio di queste edicole era la loro “velocità di trasmissione”: il fedele non aveva alcun bisogno di recarsi in chiesa per comunicare con Dio, era sufficiente raggiungere l’icona più vicina per trovare il conforto divino. Inoltre esse erano un aiuto materiale anche per le istituzioni stesse e per i cittadini: le luci che illuminavano le sacre immagini servivano, infatti, a rischiarare i vicoli bui, luoghi ritenuti in passato poco sicuri.

Dal punto di vista architettonico, queste edicole sono per lo più delle piccole nicchie scolpite incastonate sulle facciate o agli angoli dei palazzi antichi. Tolta qualche eccezione, nulla vi è di rilevante dal punto di vista artistico; nella loro semplicità costruttiva ben poche possono definirsi opere d’arte. Alcune però sono dei piccoli capolavori, rivelano notevole buon gusto, una particolare raffinatezza e originalità nella fattura. Esse risalgono a differenti epoche (anche se prevalenti sono gli esemplari ottocenteschi), rispecchiano varie tipologie, sono realizzate in materiali diversi, alcune appena restaurate, altre in degrado.

Oggi molte immagini devozionali sono scomparse dai muri della città vecchia. Tuttavia, a testimonianza di una consuetudine religiosa quasi del tutto perduta, restano ancora decine di opere tra edicole, cappelline, formelle e lastre scolpite.

L’andare alla loro riscoperta può anche servire per conoscere meglio gli angoli suggestivi del centro storico di Molfetta, di certo permette di compiere un affascinante percorso tra fede, storia e arte popolare, entrando così in contatto con l’altra faccia dell’arte sacra.

Da sempre esiste infatti un’arte sacra che orna chiese importanti, realizzata da artisti più o meno famosi. Accanto a questa, un’arte sacra minore come quella delle immagini sacre di queste edicole nate dalla devozione popolare, realizzate da artisti rimasti sconosciuti, che per l’uomo di oggi assume soprattutto un significato di importante testimonianza storica.

ALCUNE SPLENDIDE EDICOLE VOTIVE DEL CENTRO STORICO


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