Il 1° maggio 2011 un fiume di pellegrini, di ogni età e provenienza, partecipò alla cerimonia di beatificazione del Pontefice polacco presieduta da Benedetto XVI. Sarebbe diventato poi santo nel 2014
Città del Vaticano, 1° maggio 2011: cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II
La data scelta per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II dall’allora Papa Benedetto XVI era il primo giorno di maggio del 2011, inizio del mese mariano, festa di San Giuseppe lavoratore. Una fortunata coincidenza per la memoria di Karol Józef Wojtyla, operaio in fabbriche e miniere prima della vocazione religiosa.
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Il “profumo della sua santità”, secondo Benedetto XVI, aleggiava già da sei anni prima, dal giorno dei funerali. La cerimonia di beatificazione, in Piazza San Pietro, coinvolse oltre un milione di pellegrini che invasero la capitale per celebrare Wojtyla nel primo passo verso la canonizzazione: e il “santo subito” risuonato di nuovo in Piazza San Pietro non era più una richiesta o un’invocazione, ma ormai una certezza. Papa Wojtyla sarebbe diventato santo solo qualche anno dopo.
Nel proclamare beato il suo predecessore, rievocandone nella solenne messa dinanzi a decine di capi di Stato e di governo l’appello di inizio pontificato, Ratzinger ha rilevato come egli abbia aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante – forza che gli veniva da Dio – una tendenza che poteva sembrare irreversibile. La carica di speranza che era stata ceduta in qualche modo al marxismo e all’ideologia del progresso, egli l’ha legittimamene rivendicata al Cristianesimo, restituendole la fisionomia autentica della speranza.
