Molfetta, intronizzato in Cattedrale il busto reliquiario di San Corrado

Dopo l’allestimento della solenne esposizione del busto reliquiario e dell’urna contenente le spoglie del santo, con l’avvio della novena in Cattedrale si sono aperti i festeggiamenti solenni in onore del Patrono di Molfetta

Molfetta, Cattedrale di Santa Maria Assunta. Solenne esposizione del busto reliquiario e dell’urna contenente le spoglie di san Corrado. 28 gennaio 2021

È stato intronizzato ieri sera, alla presenza dei componenti del Comitato feste Patronali e del delegato vescovile don Vito Bufi, il busto reliquiario argenteo di San Corrado contenente il cranio dell’eremita di Baviera. Insieme ad esso anche l’urna con le spoglie del Santo Patrono di Molfetta e dell’intera Diocesi.

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A fare da quinta alle preziose reliquie, il parato solenne ideato e realizzato da Antonio Giovine con la collaborazione di alcuni membri del Comitato e giovani devoti che con passione prestano il loro servizio in onore del Patrono Corrado. Nei prossimi giorni l’addobbo floreale impreziosirà il “trono solenne”.

Una tradizione antica, legata al culto di san Corrado, era quella di incendiare per le strade i “fuochi di allegrezza” alla festa liturgica del 9 febbraio, festa di “Sênd Ghërrare du veirne” (“San Corrado d’inverno”), per distinguerla dalla “festa grenne d’la state” (cioè la festa estiva di luglio).

Gli anziani, per giustificare tale manifestazione, asserivano che quando la notte del 9 febbraio di un anno imprecisato del XIV secolo i molfettesi giunsero alle porte chiuse di Molfetta col prezioso tesoro delle reliquie del monaco Corrado, in attesa dell’alba accesero un grande falò, e consumarono frutta secca, “cicere e semmiende”, acquistata da navi mercantili ormeggiate al porto, finché al mattino non furono aperte le porte della città e il Vescovo non accolse le ossa del Santo inumandole sotto un altare del Duomo.

La tradizione si protrasse sino ai primi del ‘900, poi scomparve. Ma da qualche anno, su iniziativa di diverse associazioni, la tradizione dei fuochi è rinata, e anno per anno i fuochi d’allegrezza sono andati moltiplicandosi nei giorni precedenti alla festa.

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