I “marinaretti” della “scuola marina” di Molfetta nel 1931. Filmato storico

Girato nell’estate del 1931, questo bellissimo documentario dell’Istituto Luce, che vede come protagonisti i “marinaretti” della Scuola Professionale Marittima “Amerigo Vespucci”, documenta il ruolo importante della formazione dei lavoratori del mare a Molfetta

I “marinaretti” issano le vele

Nel Novecento, quale importante porto peschereccio del Basso Adriatico (riconosciuto con R.D. del 4 aprile 1929), a Molfetta fu impiantato il Mercato all’ingrosso del pesce sulla Banchina di S. Domenico, con frigorifero e celle di conservazione. Sul finire degli anni cinquanta le bilancelle, i trabaccoli, i battelli a remi scomparvero quasi del tutto e i motopescherecci in legno con motore divennero oltre novanta e salirono a 130 negli anni sessanta, mentre le motobarche per la pesca ravvicinata erano circa una trentina. I motopescherecci di stazza superiore a 25 tonnellate praticavano la pesca di altura, mentre i pescherecci al di sotto di 25 tonnellate facevano la pesca costiera.

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Nella storia marinara della città un ruolo importante spetta da oltre un secolo alla formazione dei lavoratori del mare. Tutta la comunità cittadina ha sempre visto nella “scuola marina” una scelta formativa capace di offrire lavoro e di rinnovarsi nella tradizione familiare. La nostra città ha nelle sue radici una spiccata tendenza marittima e la scuola dei lavoratori del mare rappresenta la nostra identità locale. Per oltre un secolo studenti molfettesi e provenienti da tutta la Regione hanno conseguito a Molfetta il brevetto o raggiunto la qualifica professionale solcando i mari su piroscafi, petroliere e pescherecci e apprendendo l’antica arte della pesca. Molti di loro sono anche diventati militari della Regia Marina e hanno costituito gli equipaggi di incrociatori, torpediniere e sommergibili. La scuola marittima molfettese ha iniziato ufficialmente le sue attività il 22 settembre 1919 ed è stata riconosciuta come Ente dal Ministero dell’Istruzione Pubblica il 18 giugno 1920 diventando un punto di riferimento a livello nazionale per la formazione delle maestranze marittime.

Questo filmato dell’Istituto Luce, girato nel mese di agosto del 1931, è un documentario di eccezionale valore storico. I protagonisti sono i “marinaretti” della Scuola Professionale Marittima “Amerigo Vespucci” le cui prime attività furono avviate a cavallo tra il 1919 e il 1920.

E’ bello vedere questi ragazzi salire e posizionarsi velocemente all’interno delle motobarche in dotazione dell’Istituto, “Italia” e “Nazario Sauro”, alzare la bandiera italiana e due per ogni barca vederli salire sulle sartie. Belle le riprese del ragazzo che scioglie le gomene che tengono chiusa la vela all’albero e quelle di altri ragazzi che tirano la corda per far salire le vele prima di vederli tutti assieme tirare la corda a cui è attaccata l’ancora che è in mare. Quando la barca esce dal porto per la lezione di pesca si vede prima un marinaretto al timone e poi altri che gettano dalla poppa le reti per la pesca. Non manca poi una vera “pennellata d’autore” in questo straordinario filmato: il marinaretto di 10/12 anni che si gode un po’ di relax fumando la pipa. Colpisce la scena di questi giovani pescatori che dopo aver ritirato ritirato le reti dal mare, tutti a piedi nudi sul ponte della barca, cercano di liberare dalle reti tutto quel pesce. Il nostro mare a quei tempi era sicuramente ancora ricchissimo di pesci, eppure, colpisce anche la scena finale del marinaretto che nasconde un pesciolino sotto la casacca: stava forse pensando di portarlo alla sua mamma.

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