Accadde oggi: nel 1879 nasceva Albert Einstein

Padre della relatività e genio assoluto del ‘900. Le sue teorie hanno cambiato radicalmente il nostro modo di conoscere l’Universo. Ed ancora oggi dopo ulteriori ricerche in merito alle sue scoperte sentiamo dire: ‘Einstein aveva ragione’

Di Einstein tutti ricordano il viso, che possiamo ritrovare su poster, magliette, tazze, libri e chissà quali altre cose. Einstein, dunque, è diventato eroe della cultura popolare, il che è un fatto notevole per uno che di mestiere faceva il fisico.

La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”. Una riflessione di Albert Einstein che ci invita a riflettere sulla nostra capacità di accogliere il cambiamento e adattarci a esso. Una riflessione che ci tocca nel profondo, soprattutto in questo momento, in cui siamo chiamati a piegare i nostri desideri e la nostra libertà a un cambiamento profondo, epocale e impossibile da contrastare. Ma è qui, sostiene Einstein, che si misura la nostra intelligenza.

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Albert Einstein, lo scienziato per antonomasia, nasceva oggi, in Germania, ad Ulma, il 14 marzo 1879. Fisico e filosofo tedesco naturalizzato svizzero e statunitense, Einstein oltre a essere uno dei più celebri fisici della storia della scienza, che mutò in maniera radicale il paradigma di interpretazione del mondo fisico, fu attivo in diversi altri ambiti, dalla filosofia alla politica. Per il suo apporto alla cultura in generale è considerato uno dei più importanti studiosi e pensatori del XX secolo.

Nel 1921 ricevette il premio Nobel per la fisica «…per i contributi alla fisica teorica, in particolare per la scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico» e la sua fama dilagò in tutto il mondo soprattutto per la teoria della relatività, in grado, per l’assoluta originalità, di colpire l’immaginario collettivo. Fu per uno scienziato una fama insolita che durante gli ultimi anni di vita non fece che aumentare, al punto che il suo nome divenne ben presto sinonimo di grande intelligenza e genio.

Per dieci anni, dal 1945, data della distruzione atomica di Hiroshima e Nagasaki, fino alla sua morte, mise tutto il proprio prestigio al servizio della causa dell’uso pacifico dell’energia atomica e del pacifismo. Ben comprensibile il suo dramma: di uomo alieno da ogni violenza che si trovò ad essere considerato il padre della bomba atomica, non solo per aver enunciato la famosa equazione che stabilisce l’equivalenza fra massa ed energia, base teorica di tutte le ricerche nel campo dell’utilizzazione dell’energia nucleare, ma per essersi direttamente impegnato perché si ponesse in atto la costruzione della bomba.

Albert Einstein morì a Princeton, il 18 aprile 1955.

L’immagine dell’orizzonte degli eventi del buco nero supermassiccio al centro della galassia Messier 87, proposta nel 2019 grazie a due anni di rilevamenti dei radiotelescopi dell’Event Horizon Telescope. Nell’immagine si può osservare l’«ombra» del buco nero: la materia attratta al suo interno, riscaldandosi, emette luce osservabile parzialmente grazie ai radiotelescopi, rendendo osservabile la zona “in ombra” all’interno del buco nero. La spettacolare immagine del buco nero al centro della Galassia M87 è solo l’ultima e più facilmente comprensibile verifica delle idee di Einstein.
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