Il Venerdì Santo del 30 marzo del 2018 la TV di stato slovena parla di Molfetta e della sua mistica processione dei cinque misteri
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“Molfetta è una città antica che ci dà il benvenuto con la primavera, il mare e le sue chiese. Ma noi ci risparmiamo, perché ci attende una notte senza sonno. Andiamo a vedere i Cinque Misteri, custoditi nella chiesa di S. Stefano: dalla scena del giardino Getsemani alla scena del Cristo Morto. Le statue sono di proprietà dell’Arciconfraternita di Santo Stefano, che radunava i nobili e i chierici a partire dall’undicesimo secolo. Il suo scopo era di offrire aiuto ai pellegrini malati che viaggiavano verso Gerusalemme, e l’aiuto ai bisognosi rimane tuttora uno dei suoi compiti”. Così inizia il servizio Servizio sulla processione del Venerdì Santo e sull’Arciconfraternita di Santo Stefano dal Sacco Rosso, Janko Petrovec, corrispondente da Roma nel TG di venerdì 30 marzo della TV di stato slovena.
“Il Sabato Santo porta una nuova processione, con le statue dei primi che piansero il Cristo Morto. Cambiano le confraternite, le statue e la chiesa, mentre non cambiano le emozioni dell’evento, che dura altre dieci ore. La Puglia è una delle rare regioni italiane dove non mancano vocazioni sacerdotali, e dove i riti legati alla religione non hanno perso il proprio significato originale. Ma – a prescindere dalla religione – la vita delle confraternite sicuramente rimane un generatore importante di vivaci e densamente tessuti rapporti tra gli abitanti”. Così conclude il servizio il corrispondente da Roma del Tg sloveno.
Molfetta, processione dei Cinque Misteri. Ph. Maria Cappelluti
