L’alfabeto “grillico”, un codice nel quale si fondono le culture di tutti i tempi

Opera monumentale dell’artista Gaetano Grillo, nuovo alfabeto globale composto da 1400 bassorilievi in terracotta che raccontano la scrittura di tutte le scritture, la nuova identità globale della nostra civiltà secondo l’artista

Alcune opere di Gaetano Grillo esposte presso l’Ex Molino e Pastificio Caradonna.

Lalfabeto “grillico” è un’opera monumentale alla quale l’artista di Molfetta, radicato a Milano, ha lavorato per parecchi anni. E’ composta da millequattrocento bassorilievi in terracotta assemblati fra loro. Svela il codice di un personale alfabeto “grillico”, un sistema immaginario di segni nel quale si fondono le culture di tutte le latitudini e di tutti i tempi. Contaminazioni che suggeriscono un assetto semantico unitario e globale fra scrittura e arte visiva, legittimandosi come linguaggio del contemporaneo.

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L’idea di Grillo è nata durante un lungo viaggio fatto nel 1997 in Egitto. Essa stigmatizza il concetto che è alla base di tutto il suo lavoro sin dal 1971: la contaminazione dei linguaggi come metafora del senso più profondo dell’identità mediterranea. L’opera è realizzata con materie e metodi arcaici (come fecero i sumeri con le tavolette in cuneiformi, prima forma di scrittura), ma è pensata per essere espressione significante della società di oggi. Come la cultura occidentale è nata nel Mediterraneo grazie ai viaggi per mare e agli incontri fra civiltà e le loro stratificazioni, così oggi la nuova condizione meticcia si realizza attraverso la navigazione virtuale su internet, aperta alla contaminazione globale.

“Le Nuove Torri di Molfetta”, l’opera che Gaetano Grillo ha donato alla sua città natale. Saranno collocate presso la rotatoria di Via Terlizzi, una delle “porte” principali di accesso alla città.

Gaetano Grillo è nato a Molfetta (BA) nel 1952, si è formato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove attualmente è titolare di Pittura e Direttore della stessa Scuola di Pittura, presso la Scuola di Scultura di Alik Cavaliere, nei primi anni Settanta, dove si sperimentavano nuovi linguaggi. Esordisce giovanissimo con interventi performativi ma già nel 1976 intitola la sua prima personale alla Galleria Solferino di Milano “Sono felice quando dipingo!”.

Negli anni Novanta Grillo è molto interessato ai geroglifici egiziani; inizia a dipingere i primi “palinsesti” e ad elaborare un alfabeto criptato che contiene tutte le lettere che l’artista raccoglie da ogni tempo e da ogni cultura. Questo speciale alfabeto costituirà una delle caratteristiche principali del suo lavoro.

Ha tenuto diverse personali in importanti gallerie e musei europei; ha partecipato alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Milano, Venezia, Medelline. Ha fatto parte insieme a Bonami, Arcangelo, Natà e Rotelli, del gruppo Stazione Centrale, coagulatosi presso lo Studio Cannaviello di Milano nel 1985. E’ docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera dove è anche Direttore della Scuola di Pittura. Ha fondato e dirige la rivista Academy of Fine Arts, progetto artistico-editoriale che ricollega per la prima volta il mondo accademico italiano al mondo dell’arte contemporanea.

L’imponente Alfabeto Grillico, composto da 1400 bassorilievi, esposto a Molfetta presso l’Ex Molino e Pastificio Caradonna

Ha all’attivo numerose mostre personali in Italia e all’estero (Parigi, Barcellona, Zurigo, Amburgo, Stoccolma, Bonn, ma anche in città del mediterraneo come, Spalato, Tirana, Scutari, Podgorica ecc). Ha partecipato a centinaia di mostre collettive in varie parti del mondo comprese le Biennali di Medelline, Venezia, Milano, la Quadriennale di Roma ecc. Vive e lavora a Milano, è anche giornalista, Direttore e fondatore della rivista cartacea e online Academy of Fine Arts.

E’ tornato nella sua città natale per esporre presso l’Ex Molino e Pastificio Caradonna sessantacinque opere fra dipinti anche di grandi formati, sculture in terracotta e l’imponente Alfabeto Grillico, composto da 1400 bassorilievi in terracotta. Con questa mostra, titolata “Cultura torna Natura”, l’artista lancia un forte messaggio: la cultura abbandoni la presunzione di essere centro motore e riapra il dialogo con la natura per sanare il profondo divario che l’uomo ha provocato con essa.

Questa mostra affianca l’evento dell’inaugurazione della scultura monumentale intitolata “Le Nuove Torri di Molfetta”, un’opera che Grillo dona alla sua città natale come riconoscimento per averla prodotta. La scultura sarà inaugurata proprio alla chiusura della mostra ed esattamente il giorno 8 dicembre alle ore 17,00. Per la circostanza è stato anche pubblicato un catalogo dalla casa Editrice L’Immagine. Altre informazioni sull’alfabeto grillico e sull’artista sono consultabili sul sito: www.gaetanogrillo.it

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