Ufo, ex direttore intelligence: “Dal primo giugno il mondo li vedrà”

Nuovi documenti segreti Usa sugli Ufo saranno declassificati tra qualche mese per essere studiati da scienziati e appassionati di tutto il mondo

Gli UFO esistono, e la conferma arriva dal Pentagono. Forse un’affermazione del genere è un po’ troppo prematura, ma è certo che il Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti ha dato un segnale in questa direzione con la pubblicazione di tre video registrati tra il 2004 e il 2015. In realtà non si tratta di contenuti del tutto nuovi, visto che erano già stati pubblicati tra il 2017 e il 2018 da To The Stars Academy of Arts & Sciences, società che si occupa di fenomeni paranormali fondata dal cantante dei Blink-182 Tom DeLonge. Con questa mossa, il Pentagono ha voluto rimarcare la paternità dei contenuti stessi – nello specifico è da ricondurre alla US Navy – che fino alla pubblicazione ufficiale circolavano in rete senza autorizzazione.

«Ci sono molti altri avvistamenti rispetto a quelli che sono stati già resi pubblici» ha affermato John Ratcliffe, ex Direttore dei Servizi di Informazione (DNI) del governo statunitense negli ultimi due anni della presidenza Trump.

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La dichiarazione, resa nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Fox News, è piuttosto sorprendente se pensiamo che l’ex direttore ha poi affermato: «Alcuni di questi sono stati declassificati. E quando parliamo di avvistamenti, stiamo parlando di oggetti segnalati dai piloti della marina o dell’aeronautica, o ripresi dalle immagini satellitari».

«Questi oggetti – ha poi chiarito – si impegnano in azioni che sono difficili da spiegare. Eseguono movimenti che sono difficili da replicare, perché non abbiamo ancora raggiunto quel livello di tecnologia. Come viaggiare a velocità che superano la barriera del suono senza un boom sonico». 

In altre parole, i fenomeni sono ben documentati, e non possono essere attribuiti all’errore di un essere umano: «Il rapporto conterrà molte cose difficili da spiegare e sarà reso pubblico il prossimo primo giugno» ha spiegato Ratcliffe rispondendo alle domande della giornalista di Fox News, Maria Bartiromo. La direttiva affinché l’esposizione pubblica dei dati avvenga è stata inserita nel disegno di legge antiCOVID da 2,3 trilioni di dollari firmato a dicembre dall’ex presidente Donald Trump, ai sensi dell’Intelligence Authorization Act del 1991. Così con l’intento di verificare se i nemici degli Stati Uniti, come Russia e Cina avessero messo a rischio la sicurezza nazionale, ci si è ritrovati con una gran quantità di avvistamenti di oggetti volanti non identificati.

L’anno scorso erano già stati pubblicati alcuni video sorprendenti, ripresi nel novembre del 2004 e nel gennaio del 2015, identificati in codice come “FLIR1”, “Gimbal” e “GoFast”. Li avevano registrati i piloti degli F/A – 18 Super Hornets della Navy, che non erano riusciti a trattenere il loro stupore. Secondo Ratcliffe, però, quelli erano niente. John Ratcliffe ha poi sottolineato alla giornalista di Fox News che si cerca sempre di trovare una spiegazione plausibile a tali fenomeni: «A volte ci chiediamo se i nostri avversari dispongano di tecnologie un po’ più avanzate di quanto pensassimo o di quanto ci rendessimo conto, però ci sono casi che sfuggono davvero a qualsiasi tipo di interpretazione realistica». Per l’ex alto funzionario il quadro è particolarmente complesso. Magari non vedremo le foto dei marziani venuti a spiarci, ma fenomeni ignoti anche alla scienza. E se la scienza non riuscirà a decifrarli, ogni fantasia e ogni paura diventerà lecita.

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