Dopo un giorno di preghiere si scioglie il sangue di San Gennaro

Alla fine San Gennaro ha fatto di nuovo il miracolo. E Napoli tira un sospiro di sollievo. L’arcivescovo: «Il miracolo si è compiuto»

Secondo la tradizione, il sangue di san Gennaro si sarebbe sciolto per la prima volta ai tempi di Costantino I, quando il vescovo Severo (secondo altri il vescovo Cosimo) trasferì le spoglie del santo dall’Agro Marciano, dove era stato sepolto, a Napoli. Durante il tragitto avrebbe incontrato la nutrice Eusebia con le ampolline del sangue del santo: alla presenza di Eusebia, il sangue nelle ampolle si sarebbe sciolto. Storicamente, la prima notizia documentata dell’ampolla contenente la presunta reliquia del sangue di san Gennaro risale soltanto al 1389, come riportato nel Chronicon Siculum (ma dal testo si può dedurre che doveva avvenire già da molto tempo): nel corso delle manifestazioni per la festa dell’Assunta di quell’anno, vi fu l’esposizione pubblica delle ampolle contenenti il cosiddetto “sangue di San Gennaro”. Il 17 agosto vi fu una grandissima processione per assistere al miracolo: il liquido conservato nell’ampolla si era liquefatto “come se fosse sgorgato quel giorno stesso dal corpo del santo”.
Napoli, 2 maggio 2021: l’Abate mostra ai fedeli le ampolle con il sangue di San Gennaro sciolto. Il miracolo si è ripetuto.

Napoli il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro si è ripetuto. Sia ieri che nella mattinata di oggi, infatti, il sangue era rimasto solido mentre erano continuate le preghiere e le celebrazioni eucaristiche.

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«Alle ore 17.18 del 2 maggio, secondo giorno di preghiera – si legge sul sito della Diocesi -, si è ripetuto il prodigio della Liquefazione del sangue di San Gennaro». La liquefazione della reliquia del santo patrono di Napoli non si era verificata già lo scorso 16 dicembre.

Inizialmente c’era un grosso grumo al centro della teca ma improvvisamente il sangue ha iniziato a sciogliersi. Davanti all’altare c’erano pochi fedeli, l’abate continuava a mostrare loro l’ampolla confermando l’avvenuto miracolo.

Poco dopo c’è stato il rito dello sbandieramento del fazzoletto bianco seguito dal caloroso applauso dei presenti.

Sono tre le date nelle quali i napoletani si riuniscono in preghiera per invocare lo scioglimento del sangue: il 19 settembre, giorno del santo patrono, il 16 dicembre e il primo sabato di maggio. Il 16 dicembre scorso il prodigio non si era ripetuto.

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