La tomba del lupo, quello ammansito da San Francesco d’Assisi

Ad oggi unico caso di un animale sepolto all’interno di una chiesa, con tanto di pietra tombale ancora oggi visibile

Gubbio, Chiesa di San Francesco della Pace. Pietra che ricopriva una tomba contenente uno scheletro di animale che dal veterinario comunale fu accertato essere di un lupo.

Uno degli episodi più famosi della vita di Francesco d’Assisi è senz’altro il racconto del lupo di Gubbio, che il Santo avrebbe ammansito e riconciliato con gli abitanti di quella città. I Fioretti di San Francesco, narrano il famoso incontro tra il Santo e il Lupo che, secondo la tradizione, viene reso mansueto da Francesco.

Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!

La storia narra che S. Francesco giunto a Gubbio, trovò i cittadini spaventati per la presenza nel circondario di un feroce lupo che li tormentava. Francesco, malgrado il parere contrario degli abitanti di Gubbio, gli eugubini, che temono per la sua vita, decide di cercare il lupo per parlargli. Lo trova in un bosco appena fuori della città presso la chiesa della Vittorina. Qui il lupo accoglie minaccioso e con le fauci aperte S. Francesco, ma dopo aver ricevuto la sua benedizione e ascoltato le sue parole di biasimo per il suo feroce comportamento, si tranquillizza. Francesco promette al lupo che se si pentirà del male fatto e cambierà modo di vita, gli eugubini saranno lieti di accoglierlo in città e di nutrirlo. Il lupo accetta questo accordo e pone il suo muso sul ginocchio di Francesco in segno di sottomissione. Francesco e il lupo entrano in Gubbio sotto gli occhi stupefatti dei cittadini e nella grande piazza del mercato (che ancora esiste) il lupo ripete davanti a tutti la sua promessa. Il patto sarà rispettato da entrambe le parti e grande è la riconoscenza degli abitanti di Gubbio per S. Francesco, come grande e sincero sarà il dolore degli eugubini, dopo qualche anno per la morte del lupo.

In questa bella novella Francesco mostra di non temere il lupo non perché si consideri più forte di lui e quindi in grado di tenerlo alla larga, ma perché giudica l’aggressività del lupo una risposta all’aggressività dell’uomo. La novella però fa sorgere alcuni quesiti. C’è altro in realtà dietro la leggenda del lupo e San Francesco? Cosa si cela realmente dietro questo racconto? Secondo le ultime ricerche storiografiche il “lupo” altro non sarebbe che un brigante con il quale, attraverso l’intermediazione del Santo, la città di Gubbio scese a patti assicurandogli vitto ed alloggio in cambio della cessazione delle razzie.

Per altri invece il lupo sarebbe invece esistito davvero. La prova sarebbe presente all’interno della chiesa di San Francesco della Pace, sita in Via Savelli Della Porta, a Gubbio, dove, secondo la tradizione, morì il vecchio lupo. Infatti nel 1873, durante dei lavori di recupero, poco distante dalla chiesa, fu trovata una piccola tomba contenente proprio lo scheletro di un animale che il veterinario Antonio Spinaci accertò essere proprio un canide. Si tratterebbe, quindi, ad oggi dell’unico caso di un animale sepolto all’interno di una chiesa, con tanto di pietra tombale ancora oggi visibile. Attraverso una scaletta si accede ad una sorta di cripta, dove si trova la tomba del lupo, appunto, la grotta dove la bestia viveva. Difficile però dire se quello della tomba sia veramente il lupo di San Francesco. Comunque sia, è bello pensarlo, si vive anche di sogni e di miti.

Una curiosità. I Fioretti di san Francesco raccontano del famoso “lupo” di Gubbio; ebbene, non si trattava di un lupo ma di una lupa, come si legge sulla facciata della chiesa della Vittorina proprio a Gubbio: “Qui Francesco placò la perniciosa lupa”. Non solo: nella chiesa di San Francesco della Pace, sempre a Gubbio, il santo è raffigurato in una statua nell’atto di ammansire non un lupo ma una lupa visibilmente femmina.

/ 5
Grazie per aver votato!

Sharing is caring!