Noi, quelli cresciuti con l’uovo sbattuto a colazione

Una di quelle preparazioni che ci catapulta immediatamente in un passato fatto di cose semplici, gioia infantile, allegria e coccole

Di nonna in nonna, quella crema dal carattere contadino, sembra abbia avuto un compito più ampio del semplice ricostituente. Ha creato bei ricordi e magiche suggestioni.

Quella dell’uovo sbattuto è una ricetta che ai più riporta subito alla mente le gioie, i profumi e i colori dell’infanzia. Era quasi sempre la nonna a darlo ai bambini, soprattutto a colazione perché ritenuto, e non a torto, uno spuntino proteico che aiutava i bambini a caricarsi di energia.

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Quella crema, dolce, spumosa e profumata, fatta in maniera semplice e povera, montando un tuorlo d’uovo ricoperto di zucchero, è uno dei ricordi più forti dell’infanzia di molti di noi. Molti ancora ricordano ancora il suono ritmico e musicale del cucchiaino che di prima mattina sbatteva sulla tazza il tuorlo d’uovo zuccherato. Ricordi indelebili l’infanzia che accarezzano il cuore.

L’uovo era sempre rigorosamente fresco, di giornata, spesso appena deposto dalla gallina che la nonna cresceva in casa, in un piccolo spazio all’aperto. In passato, infatti, chi aveva la possibilità, produceva in proprio qualche uovo fresco di giornata grazie alla gallina allevata nell’atrio di casa. Tanti erano i molfettesi che una volta abitavano in bassi che oltre ad avere l’accesso principale sulla strada, avevano anche un accesso che dall’ultima stanza, solitamente la camera da letto, immetteva nel cortile interno dei vecchi palazzi. Genuinità di una volta, quando le “auto-produzioni” esistevano davvero, e quasi tutto era a “chilometro zero” ma non solo, spesso a qualche metro di distanza dalla cucina della nonna.

In passato l’uovo sbattuto era anche una dolce medicina che si dava ai bambini (e non solo) quando erano influenzati o apparivano un po’ sciupati. Insomma, una sorta di ricostituente naturale o, come si direbbe oggi, un integratore alimentare.

Anche se in tanti lo collegano all’infanzia, ai modi di fare colazione o a merenda del passato, può tranquillamente essere preparato ancora oggi. E’ essenziale, però, oggi come allora, verificare che le uova siano freschissime, possibilmente biologiche, per gustare l’uovo sbattuto senza ansia e dubbi, in tutta la sua dolcezza, anche accompagnato dal profumo del caffè.

Ma da dove viene l’uovo sbattuto? Le sue origini non sono note, ma è certo che la sua ricetta si rifaccia a quella dello zabaione: una crema dolce e spumosa a base di tuorlo d’uovo, a cui vengono aggiunti zucchero e vino, oppure vino liquoroso. La preparazione affonda le sue origini in secoli lontani, cosa che ha generato diverse leggende. Ci sono testimonianze di riti a base di uovo, in cui la vita era protagonista come ad esempio l’alba, i primi germogli di primavera, la riproduzione degli animali.

Insomma, c’è chi lo collega all’infanzia, chi invece all’antichità visto che secoli e secoli fa, se non millenni, proprio l’uovo sbattuto era considerato simbolo di vita e dono augurale.

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