La comunità di San Bernardino ha festeggiato San Salvatore da Horta

La pia devozione per questo Santo, araldo di umiltà e straordinaria fede nel Signore, è una delle peculiarità della comunità parrocchiale di San Bernardino

San Salvatore, nato in Catalogna nel 1520 e morto a Cagliari nel 1567, è stato un frate dell’ordine dei Minori Osservanti, venerato dalla Chiesa Cattolica, che ne celebra la memoria liturgica il 18 marzo.

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Quasi sempre destinato a svolgere i lavori più umili e faticosi in convento, San Salvatore era un frate molto umile, illuminato da una forte fede e grande carità verso il prossimo, a tal punto che la gente che lo visitava gli riconosceva doti di taumaturgo.

Molto antiche sono le origini di questo culto a Molfetta, portato da un gruppo di pescatori che erano soliti svolgere la loro attività di pesca nelle acque della Sardegna, poi diffuso dai frati minori osservatori, detti “Zoccolanti”, che occupavano il convento annesso alla Chiesa di San Bernardino.

Infatti, nella chiesa di san Bernardino possiamo notare alcuni simboli che testimoniano questa devozione, come la tela raffigurante «San Salvatore che intercede presso la Vergine», posta su un altare ligneo (sec. XVII) e la statua in cartapesta, posta sull’ingresso destro della Chiesa, che raffigura «S. Salvatore da Horta che guarisce i malati.

San Salvatore da Horta, anno dopo anno, raccogliere sempre più devoti, fedeli e, in particolare, associati che si affidano alla sua intercessione. Anziè ricordato dai fedeli come taumaturgo, uno dei più grandi della storia della Chiesa, tanto che per numero e straordinarietà di miracoli può essere accostato a Sant’Antonio da Padova, anch’egli frate minore e originario della penisola iberica.

Anche quest’anno, Giovedì 18 la comunità parrocchiale di San Bernardino ha festeggiato San Salvatore con la Santa Messa durante la quale è stata recitata la supplica al Santo.

La costruzione della Chiesa di San Bernardinotra le più antiche della città, risale alla metà del XV secolo, insieme al monastero dei Frati Minori Osservanti, chiamati comunemente anche Zoccolanti per le loro calzature. La chiesa fu ristrutturata nel XVI secolo, a seguito del sacco di Molfetta del luglio 1529. Essa si trova dietro il tempio del Calvario, precisamente su Via Tattoli. All’interno, diviso in tre navate dalle colonne, troviamo numerose pregevoli opere, tra cui il bellissimo trittico della Visitazione, attribuito al Maestro dei Santi Severino e Sossio, la Cappella Passari, recentemente restaurata, l’Adorazione dei pastori e la Cacciata degli angeli ribelli, entrambe opere di Gaspar Hovic, un bellissimo coro ligneo in noce del XVI secolo e un fastoso organo del XVII secolo.

Altare restaurato di San Salvatore da Horta. Ph. Maria Cappelluti
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