Hit Parade, il programma radiofonico di Luttazzi: chi se lo ricorda?

Mitica e indimenticabile trasmissione radiofonica che ci ha accompagnati per quasi tutta la nostra gioventù. Da un racconto di Angelo Boccanegra

Hit Parade è stata una trasmissione radiofonica condotta da Lelio Luttazzi e andata in onda sul Secondo Programma della Rai a partire dal 6 gennaio 1967; fino al 1972 venne trasmessa il venerdì alle ore 13, mentre la domenica alle ore 12:15 in Vetrina di Hit-Parade venivano replicate e fatte riascoltare le canzoni che occupavano le prime quattro posizioni.

Apro un altro spiraglio sull’Italia dei mitici anni ’70, quando alle ore 13 del venerdì, sul secondo canale, noi ragazzi di allora, dopo aver gettato la cartella in un angolo, ci sintonizzavamo su “Hiiiiit Paraaade. Qualcuno tra di voi sicuramente ricorderà il grido di Lelio Luttazzi, conduttore del popolare programma radiofonico. Aspettavamo con ansia il famigerato urlo che dava inizio al programma: “Signori e signore Lelio Luttazzi presenta Hiiiit Paraaaade!”.

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La Hit Parade non era nient’altro che la classifica degli otto 45 giri più venduti della settimana. Luttazzi sarà la voce della Hit Parade dalla prima edizione del 1967 fino al 1970, quando, assieme a Walter Chiari, finirà dietro le sbarre per una storia di droga, poi rivelatasi priva di fondamento. Una volta riabilitato, il musicista triestino riprenderà a dirigere le operazioni fino al 1976, anno in cui lo show sarà sospeso per la prima volta.

Venivano presentati e fatte ascoltare integralmente le prime otto canzoni in classifica ovviamente in senso contrario. I dischi venivano annunciati con enfasi, un minimo di due volte, all’inizio e durante la canzone, spesso sfumata, cioè non arrivava alla conclusione per motivi di tempo.

I titoli erano accolti da un ipotetico pubblico che applaudiva entusiasta. Al termine della sigla conclusiva e dell’urlo rimasto celebre “Hiiiit Paraaaade!”, una voce riepilogava le canzoni ascoltate, citandone titolo e autore, tralasciando l’interprete. Luttazzi non seguiva l’ordine crescente della classifica, bensì si spostava dalla decima alla quarta posizione seguendo le fila dei suoi discorsi e delle sue battute. Teneva altresì conto delle oscillazioni (se un disco era “in salita”, “in discesa” oppure “stabile” in classifica) e dei brani che invece andavano “fuori classifica”. Inoltre, metteva in evidenza i dischi che apparivano per la prima volta, denominati con una figura retorica pleonastica che molta fortuna farà nel linguaggio comune, non solo musicale: la “nuova entrata” o “nuovo ingresso”. Il cosiddetto podio, espressione che verrà mutuata dal linguaggio olimpionico negli anni seguenti, costituiva la parte conclusiva della puntata.

Molti cantanti famosi sono passati da questa trasmissione: da Battisti a Mina, dai Beatles ai Rolling Stones… per citarne solo alcuni. La canzone che è rimasta per più tempo in classifica, per ben 25 settimane è stata: Pensieri e parole di Lucio Battisti.

Una trasmissione che ci ha accompagnati per quasi tutta la nostra gioventù. Un disco, una canzone, la classifica dei dischi più venduti, fanno parte inevitabilmente della nostra vita. Quanti ricordi intorno ad un brano e se questo è stato poi anche una hit di vendita, ancor di più. Grazie infatti alle hit, leghiamo i nostri ricordi a determinati periodi, ci sembra di respirare l’atmosfera di allora, di essere come eravamo in quel momento, per questo le classifiche sono indissolubilmente legate alla nostra vita. E per chi è stato giovane come me nei mitici anni ’70, soprattutto le Hit Parade di Lelio Luttazzi.

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