Il 15 aprile 1452 nasce Leonardo da Vinci, genio universale

Leonardo da Vinci ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza. L’eclettismo di Leonardo è la cifra distintiva del suo genio e incarna lo spirito universalista della sua epoca

Leonardo da Vinci, Ritratto di Ginevra de’ Benci, 1474-1478 circa, Olio su pannello, 37 x 42.7 cm, Washington, National Gallery of Art

Il 15 aprile del 1452 ad Anchiano, situato tra Empoli e Pistoia, nasce Leonardo da Vinci, uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell’umanità.

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Leonardo fa parte di quel gruppo di artisti d’importanza vitale, di fama mondiale, noti e riconoscibili anche solo citando il loro nome di battesimo. Un talento che ha esplorato ogni campo dell’ingegno umano e che ha cambiato la nostra vita.

Pittore, scultore, scienziato, musico, esperto di anatomia e di fisica, botanico, architetto, inventore: superando lo spirito del suo tempo, Leonardo viene oggi identificato con l’immagine del Genio. Era un uomo poliedrico l’artista di Vinci e lo dimostrano l’immenso patrimonio di studi e opere che ci ha lasciato.

Fu anche appassionato di enogastronomia realizzando straordinari disegni di utensili per la cucina (come un girarrosto meccanico) e parlando spesso delle ricette che preferiva.

Leonardo era vegetariano, ambientalista e animalista. Lo storico Giorgio Vasari, nelle sue “Vite “ (1550) racconta di come Leonardo “passando da i luoghi dove si vendevano uccelli, di sua mano cavandoli di gabbia e pagatogli a chi li vendeva, il prezo che ne era chiesto li lasciava in aria a volo, restituendogli la perduta libertà.”

Benché Leonardo consideri la guerra “pazzia bestialissima”, dedica parte cospicua dei suoi studi alla ideazione ed alla realizzazione di armi e macchine belliche. Trentenne, comincia a dedicarsi con passione alla progettazione di macchine da guerra innovative, fortificazioni e sistemi difensivi, nuove armi e macchine da assedio.

Possiamo considerare Leonardo come un precursore degli scienziati moderni. Infatti egli, unendo la pratica alla teoria, anticipò il loro metodo di indagine. Si interessò soprattutto di queste “discipline”: anatomia astrologia botanica fisiologia geografia idraulica geologia matematica ottica statica zoologia.

Verso il 1486, in seguito alla pestilenza che ucciderà a Milano 50.000 persone (la metà della popolazione), Leonardo Da Vinci inizia ad occuparsi di problemi urbanistici. Seguendo una “moda” tipica del Rinascimento, egli prese ad elaborare un progetto di “città ideale” che però, a causa degli eccessivi costi, rimarrà irrealizzato. Leonardo, solamente in pochissimi casi affrontò i problemi concreti relativi alla costruzione di edifici. Va, piuttosto, considerato un teorico dell’architettura: egli ha disegnato, ha lasciato schizzi, appunti. La sua ricerca era mossa dall’irresistibile bisogno creativo della fantasia, eccitato da quella curiosità scientifica che troviamo sempre alla base di ogni sua attività.

La curiosità fu lo stimolo che animò Leonardo per tutta la vita: verso le persone, gli animali, le piante; verso i fenomeni naturali e gli astri del cielo. Curiosità e passione; passione e studio; studio ed applicazione. Senza limiti di tempo! Ore, giorni passati interi a guardare il mondo che lo circondava, prendendo appunti, disegnando. Leonardo infatti fu un disegnatore instancabile. I dipinti che completò, mai soddisfatto del proprio lavoro, non furono però molti. Invece, disegni, schizzi, bozzetti sono giunti fino a noi in numero consistente. La qualità del lavoro a matita è ineccepibile. Egli fu in grado di riprodurre fedelmente e felicemente ogni particolare della realtà.

Disegno a sanguigna di una collezione privata di Lecco attribuito a Leonardo da Vinci
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