Coronavirus, il New York Times critica l’Italia: “Hanno sbagliato tutto”

Il New York Times, storico quotidiano statunitense, stronca il governo Conte per i ritardi, le incertezze e la confusione che hanno caratterizzato soprattutto la fase iniziale del contagio da Coronavirus, quando era possibile fare molto di più per bloccare l’epidemia

L’Italia, nuovo epicentro della pandemia, ha lezioni per il mondo. L’esempio italiano dimostra che le misure per isolare le aree colpite e limitare gli spostamenti della popolazione devono essere adottate immediatamente, messe in atto con assoluta chiarezza e fatte rispettare rigorosamente. Articolo del New York Times, del 21 Marzo 2020

L’esempio italiano dimostra che le misure per isolare le aree colpite e limitare gli spostamenti della popolazione devono essere adottate immediatamente, messe in atto con assoluta chiarezza e fatte rispettare rigorosamente. In estrema sintesi è questo il messaggio che lanciano al mondo i corrispondenti dall’Italia del New York Times.

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“La tragedia che l’Italia sta vivendo rappresenta un monito per gli altri Paesi europei e per gli Stati Uniti, dove il virus sta arrivando con la stessa velocità. Se l’esperienza italiana ha qualcosa da insegnare è che le misure per isolare le aree colpite e per limitare gli spostamenti della popolazione devono essere adottate immediatamente, messe in atto con assoluta chiarezza e fatte rispettare rigorosamente”. E’ la considerazione che il New York Times fa in un lungo articolo in cui critica il mancato tempismo del governo italiano nel contenere l’epidemia da coronavirus.

Il New York Times parla di “opportunità mancate e critici passi falsi” soprattutto nella fase iniziale del contagio, quando poteva essere effettivamente bloccata l’epidemia.“Nei primi fondamentali giorni dell’epidemia, Conte e altri alti funzionari – secondo il New York Times – hanno cercato di minimizzare la minaccia, creando confusione e un falso senso di sicurezza che ha permesso al virus di diffondersi”. 

Nonostante siano state attuate alcune delle misure più restrittive al mondo – spiega il quotidiano newyorkese -, all’inizio del contagio, il momento chiave, le autorità italiane annaspavano tra queste stesse misure, cercando di salvaguardare le libertà civili fondamentali e l’economia del Paese”. E ancora: “Nei suoi tentativi di interrompere il contagio, adottati uno per volta, (isolando prima le città, poi le regioni, quindi chiudendo il Paese in un blocco intenzionalmente permeabile) l’Italia si è sempre trovata un passo indietro rispetto alla traiettoria letale del virus”.

Ma la cronologia dei provvedimenti, scrive il Times, mostra “opportunità mancate e errori cruciali che hanno finito per lasciare il Paese nella situazione peggiore dalla Seconda Guerra mondiale”.

Adesso – riconosce il giornale – sono stati presi provvedimenti che altri Paesi europei si accingono a seguire, ma resta la critica nei confronti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha “cercato di sminuire la minaccia, creando confusione e un finto senso di sicurezza che ha permesso al virus di diffondersi”. Ma anche quando ha deciso di avviare il blocco nazionale, il governo ha “mancato di comunicare” quale fosse la vera pericolosità del virus, un atto che avrebbe convinto gli italiani a seguire le regole in modo più rigoroso.

Articolo integrale del NYT:L’Italia, nuovo epicentro della pandemia, ha lezioni per il mondo

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