Storia di Torre Molinara, quando si coltivava il grano nel nostro territorio

La Torre non suggerisce una visione storica di ardimenti e di lotte, bensì distensiva di una vita primitiva,fatta di lavoro e di operosità

La Torre Molinara venne costruita verso il XIV secolo, è situata in contrada Venere, non molto distante da Molfetta. Rappresenta l’unica torre cilindrica molfettese rimasta ai giorni d’oggi e si erge per circa dieci metri di altezza.

Torre Rotonda o della Molinara prende il nome dallo scopo effettivo della sua costruzione che era quello della molitura del grano. Essa risale al xv secolo ed è l’unica torre circolare rimasta dopo l’abbattimento di Torre dei Briganti che sorgeva a ridosso della costa orientale di Molfetta.

Solitamente le torri dell’entroterra si qualificano come testimonianza di un vigile controllo sui casali e generalmente si presentano a pianta quadrangolare come quelle dei territori di Molfetta, Bisceglie e Giovinazzo. Torre Rotonda Molinara invece ha pianta cilindrica.

La Torre Molinara, alta circa dieci metri, svetta in un folto uliveto, misto ad alberi da frutta. Alla stessa si accede da levante a mezzo di una porticina ogivale, sormontata da due gattoni sporgenti in fuori, che fanno pensare all’esistenza in passato di una saettiera.

Costruita con antica maestria in pietrame irregolare, illuminata grazie alla porta d’ingresso e da un finestrino quadrangolare, posto al primo piano, fuori asse rispetto all’ingresso, Torre Molinara è collegata internamente da scale mobili, con accessi tramite botole fino alla terrazza. Particolarissima è la copertura del primo piano, realizzata a crociera, con chiave di chiusura decorata da un fiore quadripetalo con bottone centrale a rilievo, che assicura alla torre il tocco classico del periodo medievale.

Questa torre fu concepita al solo scopo della molitura del grano grano, perciò a noi non resta che costruire mentalmente la vita serena di quei tempi, in cui agricoltura, pesca e artigianato erano le attività principali che impegnavano la società molfettese.

Al piano terra doveva esserci la mole di pietra, azionata da un paziente mulo bendato, che girava intorno; al piano superiore c’era la tramoggia per mezzo della quale il grano finiva sotto la mola ed era ridotto in farina.

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