Molfetta, scompare Giovanni Guarino, baritono di fama internazionale

Il cordoglio del Sindaco Tommaso Minervini: “ha portato a testa il nome della nostra città in giro per il mondo”. Nato a Molfetta 57 anni fa, l’artista è deceduto in seguito alle complicanze di un intervento chirurgico

Giovanni Guarino, molfettese, baritono di fama internazionale. Nel 2007 è lui sul palcoscenico accanto al soprano Katia Ricciarelli nell’inaugurazione del Teatro Cilea di Reggio Calabria, appena restaurato.

“Con la scomparsa di Giovanni Guarino se ne va un altro pezzo della cultura molfettese”. Lo afferma il sindaco di Molfetta a seguito della dipartita del baritono di fama internazionale. “Come molti talenti musicali della nostra città – continua il primo cittadino – Giovanni si era formato alla Scuola Dvorak di don Salvatore Pappagallo, prima di intraprendere una carriera straordinaria, cantando nei migliori teatri del mondo e insegnando in prestigiosi conservatori. È sempre stato legato alle sue radici, orgoglioso di essere molfettese, e ha portato a testa il nome della nostra città in giro per il mondo. Porgo a lui un commosso saluto e a nome di tutta la città le più sentite condoglianze a tutti i suoi cari”. 

Nato a Molfetta nel 1964, Giovanni Guarino si era messo in luce nel mondo della lirica dagli anni ’80, conquistando molti riconoscimenti. Il primo successo nel 1989, con la vittoria alla 43sima edizione del Concorso di canto ‘A. Belli’ del teatro lirico di Spoleto, dove debutta nelle due opere ‘L’Italiana in Algeri’ di Rossini e ‘Il Maestro di Cappella’ di Cimarosa. Da lì tanti riconoscimenti arrivando finalista a Tokyo, in Giappone, al Concorso internazionale Operalia di Placido Domingo.

Una carriera internazionale cresciuta costantemente e costellata di successi, che da Molfetta lo aveva portato sui palchi internazionali, confermandolo come una stella del mondo della lirica. Ha collaborato con teatri di tutto il mondo ed è stato anche insegnante in diversi conservatori italiani. Presso il conservatorio di Monopoli era titolare della cattedra di Arte Scenica. A Trieste Guarino è stato ‘Gianni Schicchi’ dal 2017, in varie repliche di grande successo. Il ricordo del Teatro Verdi di Trieste: “Aveva il raro dono della vera vocazione teatrale”. 

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