Molfetta History: “U Vic”. Solo tre anni dalla costruzione all’inaugurazione

Una delle più importanti opere viarie della città. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1930 su progetto dell’Architetto Giuseppe Gimma

Molfetta primi anni ’30: costruzione del sottopasso di via Terlizzi (“U Vic”). I lavori per la costruzione del sottopasso di via Terlizzi a Molfetta iniziarono nel 1930. in questa foto si possono notare gli operai al lavoro, tutti con una coppola in testa, che a quei tempi serviva da elmetto di protezione per eventuali detriti che gli potevano cadere in testa.
L’inaugurazione del “Vico”, strada provinciale per Terlizzi, il 28 ottobre 1933. In questa foto si notano due auto d’epoca preceduti da alcuni carabinieri in alta uniforme, mente in entrambi i lati, ci sono i fascisti con le bici, i mezzi di locomozione più diffusi in quegli anni.

Il ventennio fascista, ha segnato in maniera indelebile la storia del nostro Paese. Oltre che il ricordo di un periodo di oppressione e ondate di violenza sempre crescenti, si devono ricordare anche i numerosi interventi di carattere pubblico che furono messi in atto.

Quando alla guida di un Paese si instaura una dittatura, le opere pubbliche eseguite sotto di essa, assumono un valore di gran lunga superiore alla costruzione stessa. Infatti inspiegabilmente diventano mezzi di propaganda, creano consenso da parte dei cittadini, mettendo in secondo piano la repressione esercitata in altri settori. Il Fascismo non fu sicuramente da meno, e senza sfuggire a questa prassi ecco che in quasi tutti i luoghi d’Italia presero il via progetti imponenti. Ma non solo, questi furono anche affiancati da interventi minori ma comunque di grande spessore. Possiamo annoverare fra questi la costruzione di scuole, case popolari, edifici pubblici in genere, risanamento e bonifica di aree urbane altrimenti non utilizzabili.

Nel quadro di un miglioramento delle condizioni della campagne, agli inizi degli Anni ’20, venne varata la legge Mussolini sulla Bonifica Integrale. Questa legge si prefiggeva l’obiettivo di eliminare gran parte delle zone paludose ed acquitrinose esistenti in Italia, in maniera da liberare terre per l’agricoltura ma soprattutto, per combattere la malaria, ancora ampiamente diffusa nelle campagne. La bonifica più celebre è senza dubbio quella pontina, ossia quella che ha interessato una parte del territorio dell’attuale provincia di Latina.

Tra il 1920 ed il 1940, si assistette al potenziamento della rete stradale e ferroviaria italiana. Si decise di dare più spazio alla manutenzione delle strade statali e per farlo venne potenziato l’organico, creando ancora una volta posti di lavoro. Anche la rete ferrovia in quel periodo beneficiò di miglioramenti, infatti alcuni tratti vennero corredati di elettricità. Non furono dimenticati nemmeno i porti, alcuni dei quali vennero completamente ristrutturati e resi nuovamente accessibili.

Molfetta, sottopasso ferroviario. Foto scattata negli anni successivi all’inaugurazione quando la strada non era ancora asfaltata.

Oltre che sul territorio nazionale, anche nelle colonie vennero effettuate migliorie, come ad esempio la costruzione di strade la cui lunghezza complessiva può essere quantificata in diverse migliaia di chilometri. Ma le grandi opere non riguardarono solo ed esclusivamente costruzioni, infatti fu proprio sotto il periodo fascista che vennero istituiti i grandi parchi nazionali ancora oggi esistenti. Stiamo parlando del Parco Nazionale dello Stelvio, del Gran Paradiso, del Parco Nazionale d’Abruzzo e del Circeo. Non mancarono nemmeno le centrali idroelettriche con la conseguente realizzazione dell’illuminazione stradale. Grandi opere anche a carattere culturale come ad esempio il prosciugamento del Lago Nemi, avvenuto nel 1931 per poter portare alla luce antiche navi romani. E fu proprio sotto il fascismo che prese il via il progetto per la costruzione della metropolitana a Roma.

Una delle grandi opere pubbliche di quel periodo storico a Molfetta fu il sottopasso di via Terlizzi. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1930 su progetto dell’Architetto Giuseppe Gimma. L’opera, al cui finanziamento contribuirono le Ferrovie dello Stato, costò complessivamente 1.274.000 lire. Le travi in ferro, utilizzate per sostenere il piano ferroviario, furono acquistate in Lussemburgo, nel novembre del 1931, e giunsero a Molfetta l’11 giugno del 1932. Il materiale di risulta dello scavo fu utilizzato per livellare la parte terminale di Lama Sedelle (nei pressi dell’ex mattatoio), in previsione della realizzazione del lungomare di ponente, mai completato.

L’inaugurazione del “Vico” avvenne il 28 ottobre 1933. In appena 3 anni, lavorando duramente la roccia e scolpendo magistralmente innumerevoli blocchi di pietra, quasi 90 anni fa fu costruita quella che ad oggi rappresenta una delle più importanti opere viarie della città.

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2 thoughts on “Molfetta History: “U Vic”. Solo tre anni dalla costruzione all’inaugurazione

  1. Molfetta, 12/12/ 2019
    Che Bellissime Foto, Bellissimo Ricordo di storia detto dal mio Papa’.
    Io non c’ero, ma mio Padre Sì. Mi raccontava che Lui e altri due Fratelli ci hanno Lavorato.
    Se viveva acora, li avrei fatto vedere questo giornale Bellissimo.
    Ok. Grazie di Cuore.
    Approfitto a inviare Gli Auguri di Buon Natale e Buon Anno 2020 a Tutto lo Staff.
    Saluti da :
    Antonio de Ruvo classe 1952.

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