Molfetta, riapre al pubblico lo storico Torrione Passari

Nel Cinquecento la sua costruzione rispose all’esigenza di proteggere con bocche da fuoco la cintura di costruzioni sul mare della città di Molfetta

Palazzo Galante Gadaleta, uno dei palazzi simbolo della città di Molfetta, unico accesso al Torrione Passari. Foto di Felice Tridente

Dopo la dolina del Pulo, il Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta, e la Sala dei Templari, riapre al pubblico, a partire da oggi, 24 luglio, anche Torrione Passari.

E’ possibile accedere per le visite dal martedì alla domenica, dalle 17.30 alle 20, nel rispetto delle disposizioni anti covid, muniti di misure di protezione individuali, per un massimo di otto persone per volta.

Tutti i sabato e le domeniche di agosto, dalle 16.30 alle 19.30, è possibile, invece, visitare la dolina che, dal 5 giugno, giorno della riapertura, ad oggi, ha fatto registrare una presenza di pubblico di 780 visitatori, e il Museo Civico Archeologico del Pulo, (ad oggi 300 visitatori) dalle 17.30 alle 20.30. Le visite sono gratuite.

Al “Torrione del Mare di Passaro”, noto come “Torrione Passari”, ma anche come “Torrione Gadaleta” o “Torrione Nisio” si accede da Palazzo Galante Gadaleta.

La costruzione del Torrione iniziò nel 1515 per potenziare le difese militari molfettesi, decisione presa nel 1512 quando l’Università decise di erigere il “torrione per defensione della città in la banda de mare Passaro”. La zona prescelta, prossima alla strata Episcopatus, era così denominata già nel 1417. Sulla lapide dell’anno 2003 all’interno del Torrione Passari si legge: “Edificato nel 1515 a spese dell’Università, ceduto al barone Galente Gadaleta e, nel 1769, al casato Nisio, ritornò alla città di Molfetta nel 1968 per volontà di Margherita Petroli, figlia di Vincenzo e Giustina Nisio”.

Il torrione si presenta ancora oggi, a cinque secoli di distanza dalla sua costruzione, maestoso e compatto. Alla base, le mura sono massicce e raggiungono uno spessore di cinque metri che man mano diminuisce fino al cordone, da dove si sale fino alla sommità e da cui si assiste ad una visione a 360 gradi davvero spettacolare.

Nella parte centrale ci sono tre cannoniere disposte nelle tre direzioni dell’orizzonte. Nel 1955 il Torrione fu dichiarato “monumento di interesse artistico” dal Ministero della Pubblica Istruzione: dopo la riapertura al pubblico del 2003, è diventato un importante spazio espositivo che oggi si arricchisce di nuovi ambienti dopo i recenti restauri. Gli interventi di riqualificazione hanno portato al recupero di nuovi spazi a piano terra ed hanno interessato, tra le altre cose, anche la pavimentazione e l’eliminazione di strati di intonaco che, sulle pareti, coprivano la pietra. Interventi sono stati realizzati anche nei piani superiori.

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