Cosa accadde durante il funerale di Papa Benedetto XVI?

“Fenomeni inspiegabili”. Mentre i cattolici di tutto il mondo rendevano l’ultimo omaggio a Papa Benedetto XVI nel corso delle sue esequie, alcuni fenomeni naturali furono interpretati da moltissimi fedeli come segni celesti. Ma erano davvero fenomeni naturali?

Un segno dal Cielo per la morte di Benedetto XVI? Fu scattata una fotografia nel corso dei funerali del Papa Emerito il 5 gennaio 2023: una croce di luce che appariva tra le nubi, mentre la nebbia che circondava il cupolone di San Pietro si dissipava.

Il 31 dicembre 2022 moriva Papa Benedetto XVI. Resta forte il suo invito a risvegliare le coscienze. Lasciava un’eredità di pastore e maestro oscurata da molti nell’attuale confusione. Un’eredità non solo importante, ma necessaria! Moriva nel monastero Mater Ecclesiae in cui si era ritirato dopo la rinuncia da Pontefice regnante, Joseph Ratzinger, Papa per otto anni con il nome di Benedetto XVI. A due anni dalla morte la sua lezione è sempre valida, resta forte il suo invito a risvegliare le coscienze per formarle al vero bene.

Il suo reiterato appello a non liberarsi del Creatore, ma anzi a ridargli lo spazio necessario a partire dall’ipotesi dell’origine dell’universo, è come il chiodo su cui regge tutto il suo insegnamento. «La Chiesa riceve la sua luce da Cristo», non si stancava di proclamare Joseph Ratzinger-Benedetto XVI«Se essa non coglie questa luce e non la trasmette, è solo un cumulo di terra senza luce».

Senza il Creatore, senza il Logos, l’uomo moderno e post moderno non vuole più limiti, ma si “fa da sé”, fino a decidere perfino se essere maschio o femmina. È lo sfilacciarsi del profondo intreccio tra libertà e verità che sta al cuore della crisi dell’Occidente e anche al cuore della crisi di fede. Per Benedetto XVI, invece, la ricerca della verità è essenziale per una vita autentica e significativa, l’esatto opposto di quella «dittatura del relativismo» che Joseph Ratzinger ha denunciato più volte da cardinale e da Papa.

Come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Ratzinger è stato responsabile della promozione e della difesa della dottrina cattolica, in particolare in materia di fede e morale. Ha anche lavorato a stretto contatto con Giovanni Paolo II sulla riforma delle congregazioni romane e sulla preparazione del del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Come Papa, Benedetto XVI ha cercato di promuovere l’unità e la comunione all’interno della Chiesa cattolica e di rafforzare i legami con le altre religioni. Ha anche lavorato per promuovere la pace e la giustizia sociale a livello internazionale, e ha espresso preoccupazione per la situazione dei cristiani perseguitati in diverse parti del mondo. Eletto Papa dai cardinali riuniti in conclave, il 19 aprile 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II, Ratzinger scelse il nome di Benedetto XVI in onore di Papa Benedetto XV, che aveva cercato di promuovere la pace durante la prima guerra mondiale.

Papa Benedetto XVI è stato un gigante del nostro tempo. Ha affrontato, durante il suo pontificato, diverse sfide ma ha anche ottenuto numerosi successi e ha lasciato un’importante eredità spirituale. A tre anni dalla sua morte, Papa Benedetto resta ancora un faro di fede che indica l’approdo sicuro per tutti i credenti, soprattutto per quelli che “non amano” e non si riconoscono affatto nel “relativismo nella pastorale”.

Papa Benedetto XVI

Alcuni fenomeni naturali mentre i cattolici di tutto il mondo rendevano l’ultimo omaggio a Papa Benedetto XVI nel corso delle sue esequie, il 5 gennaio 2023, furono interpretati come segni celesti. Oltre alla foto catturata da fedeli che si trovavano sul fianco destro del Palazzo Apostolico durante i funerali del Papa Emerito – una croce di luce tra le nubi mentre la nebbia che circondava il cupolone di San Pietro si dissipava – abbiamo trovato in rete un video interessante che abbiamo deciso di condividere. Prima della visione del video, vogliamo però “dire la nostra” sulla “foto della croce tra le nubi”.  La presenza di una spessa coltre di nebbia, a Roma, è un fenomeno relativamente raro. Tra l’altro, c’era stato il sole per tutta la settimana degli omaggi a Benedetto XVI, in particolare mentre la folla affluiva per onorare la salma del Papa Emerito. A oggi, tuttavia, nulla permette di stabilire la sussistenza oggettiva di un tale fenomeno, peraltro solo con un’unica fotografia che molti raffrontano, però, alla visione della sera delle dimissioni di Benedetto XVI, nel 2013, quando una folgore aveva colpito in modo assai spettacolare la croce in cima al Cupolone. Diversi fotografi e giornalisti, all’epoca, catturarono quel momento assai suggestivo.

Ultima considerazione: abbiamo bisogno di “segni divini” o presunti tali per rafforzare le nostre convinzioni sulla grandezza di questo Papa? Assolutamente no! Le sue opere, i suoi scritti, le sue parole, ne attestano e ne attesteranno per i secoli a venire la sua grandezza.

Buona visione!

«La fede non è una teoria. Credere significa entrare in una relazione personale con Gesù e vivere l’amicizia con Lui in comunione con altri, nella comunità della Chiesa. Affidate a Cristo tutta la vostra vita, e aiutate i vostri amici a giungere alla fonte della vita, a Dio. Il Signore faccia di voi gioiosi testimoni del suo amore».
«La fede non significa soltanto accettare un certo numero di verità astratte circa i misteri di Dio, dell’uomo, della vita e della morte, delle realtà future. La fede consiste in un intimo rapporto con Cristo, un rapporto basato sull’amore di Colui che ci ha amati per primo (cfr. 1 Gv 4,11), fino all’offerta totale di se stesso».
«La fede pur unendoci intimamente a Cristo, sottolinea la distinzione tra noi e Lui. Ma, secondo Paolo, la vita del cristiano ha pure una componente che potremmo dire ‘mistica’, in quanto comporta un’immedesimazione di noi con Cristo e di Cristo con noi».
Benedetto XVI, Angelus del 21 agosto 2011; 26 maggio 2006; Catechesi dell’8 novembre 2006.
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